La Cour Royale

Adélaide-Henriette Genet, Madame Auguié

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marquise de Créquy
view post Posted on 14/2/2013, 20:22     +1   -1




La terza figlia di M. Genet era Adélaide-Henriette Genet che nasce il 10 settembre 1758. Era una delle più belle e più virtuose dame di Parigi. Quando era ancora da sposare andava spesso a trovare la sorella, Mme Campan, al palazzo di Versailles, quando i doveri di corte la chiamavano a soggiornare là. La giovane Regina la vide e la sua bellezza e soprattutto la modestia le piacquero molto, infine fa chiamare M. Genet, domandandogli se gli sarebbe piaciuto che sua figlia fosse tra le giovani persone che componevano la sua camera e che si sarebbe presa cura di sposare la giovane Adélaide e di assicurare a colui che avrebbe chiesto la sua mano, il primo posto nelle finanze che si sarebbe reso vacante.

Pierre César Auguié (1738-1815), nato a Figeac, nel mezzogiorno della Francia era di una famiglia raccomandabile della sua provincia, aveva già il posto di “munitionnaire général des vivres de l’armée”, e si presentò un giorno a chiedere la mano della sorella di Mme Campan. Era amabile, galante nella società, di aspetto grazioso e fece di tutto per piacere sia a Mlle Genet sia a suo padre. La Regina dotò la futura Mme Auguié di una pensione di 7,000 livres, di un bellissimo regalo di diamanti e dette in più l’impegno del ministro delle finanze affinché a M. Auguié fosse affidato il primo incarico vacante di ricevitore delle finanze. Il matrimonio si fece sotto i migliori auspici, poco tempo dopo M. Auguié ottenne la ricevitoria generale del ducato di Bar e di Lorena e conservò il suo vecchio impiego, questo incarico portò al nuovo menage famigliare quasi 100,000 livres l’anno. M. Auguié fece buon impiego del denaro, anche se la Rivoluzione portò perdite inevitabili.

I coniugi Auguié ebbero tre figlie:

- Antoinette-Louise (1780-1833), sposata il 16 novembre 1798 aCharles Guillaume Gamot, era figlioccia di Luigi XVI e di Marie-Antoinette;

- Aglaé Louise detta Eglé (1782-1854) sposata il 5 agosto 1782 con maresciallo Michel Ney;

- Adélaïde- Henriette- Joséphinedetta Adèle (1785-1813), sposata al generale Armand Louis de Broc nel 1807.

L’attaccamento di Mme Auguié per la Regina era vero e, ogni volta che la furia rivoluzionaria si scagliava sulla famiglia reale, lei correva da Parigi a Versailles e non lasciava più il suo posto accanto alla sua augusta protettrice che l’aveva soprannominata “sa Lionne” (la sua Leonessa).

Questa donna avrebbe avuto l’audacia di salvare la Regina nella terribile giornata del 6 Ottobre, correndo davanti agli assassini che si presentarono in massa ad una porta che lei ebbe la prontezza di chiudere e di barricare, che dette il tempo alla Regina di fuggire appena vestita nell’appartamento del Re.

Il 10 agosto 1792 quando il palazzo delle Tuileries fu assediato e la famiglia reale si riparò all’Assemblea, nel tragitto, furono rubati alla Regina l’orologio e la borsa. Marie-Antoinette fece chiamare le sorelle Genet, che misero in pericolo la loro vita e Mme Auguié, prestò 25 luigi alla Regina. Nei giorni seguenti si trasferì la famiglia reale al Tempio e M. Pétion rifiutò il permesso alle donne di seguire la Regina.

Sentendo che il loro dovere presso la loro augusta padrona, la famiglia di Mme Auguié e Mme Campan e suo fratello si ritirarono presso Beauplan e poi affittarono il castello di Coubertin, ad un miglio dal paese. M. Genet lascia la Francia il 23 gennaio 1793. Fu nel maggio dello stesso anno che M. Genet fu denunciato, destituito e una morte certa lo attendeva in Francia. L’Assemblea aveva creduto, per un momento, che avrebbe avuto l’audacia di ritornare in Francia, che sarebbe sbarcato a Brest; subito i giornali annunciarono il suo arrivo e la sua morte.

Nel settembre 1793 apparve la lista dei sospetti, presto M. Auguié fu messo in prigione a Parigi assieme a tutti i primi finanzieri della capitale. I timori di Mme Auguié aumentarono nel momento in cui la Regina, nel suo processo, dichiarò che i 25 luigi, che aveva come solo denaro in tasca, provenivano da Mme Auguié che glieli aveva prestati quando era prigioniera all’Assemblea Nazionale.

Parecchi mesi passarono tra questa dichiarazione e l’arresto di Mme Auguié, si dice che il segretario avesse scritto il nome Augal invece di Auguié. Alla fine un uomo di qualità che era il braccio destro di Robespierre indirizzò un biglietto al comitato di Salute pubblica: “Ho girato tutte le prigioni di Parigi: mi sono sorpreso non trovarvi affatto Mme Auguié, chiamata per errore nel processo di Marie-Antoinette con il nome d’Augal; lei e sua sorella, Mme Campan, dovrebbero essere in prigione da molto tempo”. Subito fu lanciato un mandato di comparizione per Mme Auguié e uno d’arresto contro Mme Campan. Quattro gendarmi arrivarono alla casa delle due donne; Mme Auguié che doveva recarsi subito alla prigione della Concergerie dove le vittime non dimoravano più di un giorno o due, non voleva essere arrestata, fuggì su un asino attraversi i campi, raggiunse Parigi e per lo spavento perse la ragione e in un biglietto scrisse: “Se muoio al patibolo, mio marito, già prigioniero, deve morire pure lui. I nostri beni saranno confiscati; figlie mie cosa sarà di voi? Se evito il patibolo, posso salvare per voi il bene che mi è personale”. Tutto ciò avvenne qualche tempo prima del momento in cui si gettò da una finestra di un appartamento di una pensione in Rue de Ménars, presso la Rue de Richelieu dove si era nascosta. Due giorni dopo Robespierre cadde e le prigioni si aprirono.

M. Auguié uscì di prigione, Antoinette, la figlia maggiore pensò di morire di dolore ma ristabilita seguì suo padre a Parigi. Aglaé e la povera Adèle andarono con la zia, Mme Campan nella nuova scuola a Saint-Germain. M. Auguié, provvisto dell’incarico di amministratore delle Poste, ha goduto a lungo dell’elevazione della sua famiglia, ha finito la sua carriera all’età di 76 anni. I suoi resti furono deposti al cimitero del “Père-Lachaise” a Parigi.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 14:11
 
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