La Cour Royale

Antonin Nompar de Caumont, duca di Lauzun

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view post Posted on 13/3/2013, 03:25     +1   -1
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Antonin Nompar de Caumont, titolato marcherse di Puyguilhem poi conte di Lauzun,figlio di Gabriel Nompar de Caumont e di Charlotte de Caumont La Force, nasce nel maggio 1633 a Lauzun (Lot-et-Garonne).

Suo padre lo manda dal maresciallo di Gramont, suo cugino, che lo fa iscrivere come cadetto di Guascogna in una delle diverse accademie militari di Parigi; Luigi XIV lo nota dalla contessa di Soisson, e ne fa il suo favorito: Puyguilhem fa una rapida carriera, e diventa colonnello generale dei dragoni (carica creata apposta per lui), comandante in capo della Maison du Roi, governatore del Berry. Il re è sul punto di nominare Lauzun gran maestro dell’artiglieria ma questi commette la leggerezza di andare in giro a vantarsi della cosa, e Luigi XIV annulla tutto: ne consegue una lite a dir poco fiabesca alla fine della quale Lauzun spezza la sua spada davanti al re, e Luigi compie forse uno dei più bei gesti della sua vita. Si avvicina ad una finestra, la apre e getta il bastone spiegando che lo fa per non picchiare un nobile. Dopo questo exploit il favorito è ospite per qualche giorno della Bastiglia, ma poi viene nominato capitano della prima compagnia delle guardie del corpo del Re, e nel 1670 comanderà l’armata che accompagna il re nelle Fiandre come luogotenente generale. Il nemico era sempre in agguato, nonostante tutto, Louvois lo odiava, ed avrà un peso decisivo nella sua disgrazia.

Lauzun mieteva molti successi anche in campo femminile, e il più famoso è certamente la ricchissima cugina del re, Anne-Marie-Louise d’Orléans, Duchessa di Montpensier, che dopo aver visto sfumare uno dopo l’altro i partiti degni di lei si innamora follemente di quest'uomo biondiccio dal carattere incredibile, dall’abilità estrema nel ridicolizzare la gente e dalla fortuna ballerina. Mademoiselle chiede al re il permesso di sposarlo, Luigi XIV inizialmente lo accorda (la lettera di madame de Sévigné al riguardo è meravigliosa) ma pochi giorni dopo nega il consenso, probabilmente spinto dalla regina e dai principi del sangue… e forse da madame de Montespan, già amica di Lauzun ma che col tempo, e grazie al caratteraccio del guascone, ha cambiato campo. Mademoiselle, con un atto del 17 dicembre 1670, gli dona il principato dei Dombes e il ducato di di Montpensier, del quale voleva portasse il nome, e la contea di Eu tramite una vendita fittizia.

Il 25 novembre 1671 d’Artagnan arresta Lauzun e lo scorta al carcere di Pinerolo, dove anni addietro aveva già portato Fouquet che vi si trovava ancora: l’ex sovrintendente delle finanze crederà che sua moglie e i carcerieri siano diventati tutti improvvisamente pazzi, tanto gli risulta incredibile la storia che gli raccontano su questo nobile guascone ex favorito del Re Sole.
Nel 1681 Lauzun verrà liberato, ma pagando un riscatto enorme: la cessione al duca du Maine (bastardo figlio del re e della marchesa di Montespan) delle terre avute da Mademoiselle; per compensarlo Mademoiselle de Montpensier gli dona il ducato di Saint-Fargeau e la baronia di Thiers… che Lauzun rivendrà al finanziere Crozat nel 1714; è probabile che i due romanzeschi amanti si siano sposati, ma non ne abbiamo prove certe: quel che è sicuro è che la loro storia d’amore finì nel 1684.

Lauzun non ha tuttavia ancora detto la sua ultima parola, e quando la rivoluzione spodesterà gli Stuart sarà lui ad andare in Inghilterra per portare in salvo su suolo francese la famiglia di Giacomo II, missione che gli vale l’Ordine della Giarrettiera; sarà anche a capo di una spedizione molto sfortunata che tentava ristabilire la monarchia stuarda nel 1690.
Fu creato duca di Lauzun nel 1692; nel 1695 sposò Geneviève-Marie de Durfort appena quindicenne, alla quale farà l’immenso sgarbo di vivere fino a 90 anni, e per la disperazione di suo cognato il duca di Saint-Simon è assolutamente incapace di raccontare un qualsiasi espisodio della sua vita senza perdere il filo o distrarsi ed inframezzarlo con cento altre sciocchezze. Muore il 19 novembre 1723, vittima di un cancro che gli ha devastato il viso; non ha eredi, ed il titolo ducale passa attraverso la sorella al nipote di costei: Armand Louis de Gontaut-Biron, quel Biron che fu protagonista di molte dicerie sul conto di Maria Antonietta e dell’episodio della piuma di airone.



Edited by Liselotte von der Pfalz - 16/11/2014, 23:01
 
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view post Posted on 7/4/2013, 13:38     +1   -1
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A Sophie di Hannover

A Fontainebleau, 25 ottobre 1702



[…] Mademoiselle era persuasa che Lauzun fosse in prigione per amor suo. Questo le faceva pietà e diede tutti i suoi beni per farlo uscire, ma non appena fu uscito di prigione si pentì di tutto quello che aveva fatto. Monsieur de Lauzun è intelligente, ma è di un umore molto raro e più che straordinario, e non ha mai parlato come nessun altro. […]



Liselotte a zia Sofia

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 21:17
 
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view post Posted on 27/4/2013, 21:53     +1   -1
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A M. de Coulanges

A Paris, ce vendredi 15 décembre (1670).



Je m'en vais vous mander la chose la plus étonnante, la plus surprenante, la plus merveilleuse, la plus miraculeuse, la plus triomphante, la plus étourdissante, la plus inouïe, la plus singulière, la plus extraordinaire, la plus incroyable, la plus imprévue, la plus grande, la plus petite, la plus rare, la plus commune, la plus éclatante, la plus secrète jusqu'aujourd’hui, la plus brillante, la plus digne d'envie: enfin une chose dont on ne trouve qu'un exemple dans les siècles passés, encore cet exemple n'est-il pas juste, une chose que l'on ne peut pas croire à Paris (comment la pourrait-on croire à Lyon ?); une chose qui fait crier miséricorde à tout le monde, une chose qui comble de joie Madame de Rohan et Madame d'Hauterive ; une chose enfin qui se fera dimanche, où ceux qui la verront croiront avoir la berlue; une chose qui se fera dimanche, et qui ne sera peut-être pas faite lundi. Je ne puis me résoudre à la dire; devinez-la: je vous le donne en trois. Jetez-vous votre langue aux chiens ? Eh bien! il faut donc vous la dire: M. de Lauzun épouse dimanche au Louvre, devinez qui ? Je vous le donne en quatre, je vous le donne en dix, je vous le donne en cent. Mme de Coulanges dit: Voilà qui est bien difficile à deviner; c'est Mme de la Vallière. - Point du tout, Madame. - C'est donc Mlle de Retz ? - Point du tout, vous êtes bien provinciale. - Vraiment nous sommes bien bêtes, dites-vous, c'est Mlle Colbert. - Encore moins. - C'est assurément Mlle de Créquy. - Vous n'y êtes pas. Il faut donc à la fin vous le dire: il épouse dimanche, au Louvre, avec la permission du Roi, Mademoiselle, Mademoiselle de... Mademoiselle... devinez le nom: il épouse Mademoiselle, ma foi! par ma foi! ma foi jurée! Mademoiselle, la grande Mademoiselle; Mademoiselle, fille de feu Monsieur; Mademoiselle, petite-fille de Henri IV; mademoiselle d'Eu, mademoiselle de Dombes, mademoiselle de Montpensier, mademoiselle d'Orléans; Mademoiselle, cousine germaine du Roi; Mademoiselle, destinée au trône; Mademoiselle, le seul parti de France qui fût digne de Monsieur. Voilà un beau sujet de discourir. Si vous criez, si vous êtes hors de vous-même, si vous dites que nous avons menti, que cela est faux, qu'on se moque de vous, que voilà une belle raillerie, que cela est bien fade à imaginer; si enfin vous nous dites des injures: nous trouverons que vous avez raison; nous en avons fait autant que vous.

Adieu; les lettres qui seront portées par cet ordinaire vous feront voir si nous disons vrai ou non.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/5/2013, 11:09
 
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view post Posted on 27/4/2013, 22:23     +1   -1
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A M. de Coulanges

A Parigi, venerdì 15 dicembre (1670).



Vi sto per scrivere la cosa più stupefacente, più sorprendente, più meravigliosa, più miracolosa, più trionfante, più inebriante, la più inaudita, la più singolare, la più straordinaria, la più incredibile, la più imprevista, la più grande, la più piccola, la più rara, la più comune, la più eclatante, la segreta fino ad oggi, la più brillante, la più degna di invidia: infine, una cosa della quale non si trova che un esempio nei secoli passati, e ancora questo esempio non è giusto, una cosa che non si può credere a Parigi (come la si potrebbe credere a Lione?); una cosa che fa gridare misericordia a tutti, una cosa che colma di gioia M.me de Rohan e M.me d’Hauterive; una cosa, infine, che si farà domenica, e quelli che la vedranno crederanno di avere le traveggole; una cosa che si farà domenica, e che non sarà forse fatta lunedì. Non posso decidermi a dirla; indovinatela: vi do tre possibilità. Gettate la lingua ai cani? Ebbene, devo dunque dirvela: M. de Lauzun sposa domenica al Louvre, indovinate chi? Vi concedo quattro scelte, ve ne do dieci, ve ne do cento. M.me de Coulanges dice: È molto difficile da indovinare; è M.me de La Valliére. - Per nulla, Madame. - È dunque M.lle de Retz? - Affatto, siete molto provinciale. - Siamo davvero molto stupidi, dite voi, è M.lle Colbert - Ancora meno. - È sicuramente M.lle de Créquy. - Non ci siete. – Bisogna dirvelo, alla fine: sposa domenica, al Louvre, col permesso del Re, Mademoiselle, Mademoiselle de… Mademoiselle… indovinate il nome: sposa Mademoiselle, affé! Affè mia! Fede mia giurata! Mademoiselle, la Grande Mademoiselle; Mademoiselle, figlia del defunto Monsieur; Mademoiselle, nipote di Enrico IV; mademoiselle d'Eu, mademoiselle de Dombes, mademoiselle de Montpensier, mademoiselle d'Orléans; Mademoiselle, cugina germana del Re; Mademoiselle, destinata al trono; Mademoiselle, il solo partito in Francia che fosse degno di Monsieur. Ecco un bell’argomento da discutere. Se gridate, se siete fuori di voi stessi, se dite che vi abbiamo mentito, che questo è falso, che ci si burla di voi, che è una bella presa in giro, che questo è difficile da immaginare, se infine ci dite delle ingiurie: noi troveremo che avete ragione; noi abbiamo fatto lo stesso.

Addio; le lettere che vi saranno portate con questo corriere vi faranno vedere se diciamo il vero o meno.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 21:18
 
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