La Cour Royale

Anna d'Austria, la madre del Re Sole

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marquise de Créquy
view post Posted on 25/11/2013, 23:30     +1   -1




Ana Maria Mauricia Infanta di Spagna, di Portogallo, arciduchessa d’Austria, principessa di Borgogna e principessa dei Paesi Bassi nasce a Valladolid il 22 settembre 1601 dall’unione di Filippo III, Re di Spagna (1578-1621) e l’arciduchessa Margherita d’Austria (1584-1611).

La sua infanzia trascorre felice e abbastanza libera nel palazzo dell’Alcazar a Madrid. La bimbetta è dotata di una vivacità di spirito che stupisce tutti, ma anche di una religiosità intensa, infatti la giovane Anna visita conventi e passa giornate intere piegata a pregare sulle reliquie sparse per la Spagna. Nel 1611 la vita di Anna e i suoi fratelli, a cui è molto legata, viene sconvolta dalla morte della madre nel dare alla luce l’ottavo figlio. Malgrado il suo dolore la giovane infanta si occupa dei fratelli e delle sorelle che la chiamano “Mamma”.

L’iniziativa di proporre un doppio matrimonio franco-spagnolo è della Corte Spagnola. Enrico IV, che considera gli Asburgo come nemici, tergiversa e vorrebbe piuttosto far sposare il principe erede a Nicole de Lorraine, erede dei Ducati di Lorena e Bar. La morte del sovrano francese fa sì che la sua vedova, Maria de’Medici, sostenuta dal partito devoto, intraprenda un’alleanza con la Spagna che viene suggellata col doppio matrimonio dei figli due sovrani. Dal canto suo Filippo III spera che la presenza di sua figlia alla Corte di Francia sia la carta vincente per sostenere gli interessi della Spagna e dà a sua figlia delle istruzioni segrete.

Col Trattato di Fontainebleu nel 1611, Anna diventa ufficialmente la “fidanzata” del Re di Francia. Filippo III affida alla Francia tutto quello che ha di più caro e fornisce a sua figlia una dote colossale. Sposata per procura a Burgos, Anna si incammina verso il suo nuovo regno. La cerimonia della “remise” viene effettuata sull’ Isle des Faisans, situata sulla Bissadoa, presso d’Hendaye, e mentre Anna entra in Francia come sposa di Luigi XIII, Elisabetta, sorella del sovrano di Francia viene scambiata nello stesso luogo e nello stesso tempo, per entrare in Spagna come sposa dell’Infante Filippo. Il matrimonio con Luigi XIII ha luogo il 21 novembre 1615 e viene subito consumato dato che la Reggente Maria de’ Medici si assicura che nulla possa mettere in discussione l’unione dei due giovani principi; va da sé che questa prima esperienza sarà disastrosa per i due adolescenti inesperti e terrorizzati per quello che viene loro imposto.

Maria de’ Medici non vuole lasciare il suo posto e rifiuta di cedere il passo ad Anna. Non vuole che la nuora abbia un ascendente sul figlio e continua ad agire per sminuirla e comprometterla agli occhi di Luigi XIII. Trascurata e disprezzata, Anna resta una “spagnola” e una Asburgo. Deve passare agli occhi del Re come una potenziale nemica. Bisognerà attendere il 1617 quando Luigi XIII, grazie al suo favorito duca di Luynes, prenderà in mano le redini del regno, mettendo da parte la madre. Il sovrano farà altresì cacciare la “corte spagnola” di sua moglie, isolandola di fatto ancora di più dal resto della Corte. Luigi XIII non le perdonava la sua corrispondenza con Filippo IV di Spagna, i suoi aborti a ripetizione e l’opposizione alla sua politica. Anna si spinse fino a compromettersi in complotti il cui più nefasto era un tentativo di togliere di mezzo Luigi XIII a profitto del fratello, Gaston d’Orléans; quest’ultimo mirava a sposare Anna una volta diventata vedova. Anna detesta Richelieu che ordina il suo controllo e il suo spionaggio quotidiano e metodico.

L’incosciente e frondosa Anna assume le sue funzioni e si rende conto dei suoi errori passati alla nascita tanto attesa, nel 1638, di Luigi Deodato, futuro Luigi XIV.

Richelieu muore il 4 dicembre 1642, seguito da Luigi XIII il 14 maggio 1643. Secondo la tradizione, Anna d’Austria è nominata Reggente del regno (il 18 maggio 1643). Siccome Luigi XIII non aveva alcuna fiducia nella Regina e in suo fratello, nelle sue volontà organizza attorno a lei un Consiglio di Reggenza comprendendo oltre a Monsieur e Henri de Condé, i ministri di Richelieu: Mazzarino, Le Bouthiller, Chavigny e il Cancelliere Séguier. Le decisioni devono essere prese a maggioranza di voti. Cinque giorni dopo la morte di suo marito, Anna, con l’aiuto del Cancelliere, convoca il Parlamento di Parigi e in letto di giustizia fa cassare il testamento di Luigi XIII che limitava le sue prerogative.

La Reggente lascia allora gli appartamenti scomodi del Louvre e si installa a Palais-Cardinale, eredità di Richelieu per Luigi XIII, per approfittare del giardino dove possono giocare Luigi XIV e suo fratello. Il Palais-Cardinal diventa il Palais-Royal.

Nella sorpresa generale nomina Mazzarino, già presente nel consiglio di reggenza, come suo principale ministro. La si sospetterà di aver contratto un matrimonio segreto con lui, sebbene alcun documento sia mai stato ritrovato. Inesperta, la Reggente ha l’intelligenza di appoggiarsi sui consigli del suo ministro e di sostenerlo. Prendendo coscienza che deve lasciare a suo figlio un regno forte, aderisce alla politica di annientamento della famiglia d’Austria che Mazzarino segue sulle tracce di Richelieu. Mazzarino si incarica dell’educazione politica e militare del giovane Re, Anna di quella religiosa e morale.

Facendo fronte alla rivolta del Parlamento, Anna d’Austria è tentata di impiegare la forza, ma Mazzarino le consiglia la moderazione. Nel gennaio 1649, la regina-madre e suo figlio lasciano Parigi per Saint-Germain e lasciano che Condé invada la Capitale. La pace ottenuta con il trattato di Saint-Germain è fragile e non eviterà la rivolta dei principi, poi l’alleanza delle due Fronde instaura una guerra civile che dovrà durare fino al 1652. Durante questo lungo conflitto, Anna d’Austria accompagna suo figlio in una vita itinerante . Si appoggia a Mazzarino che sostiene, compresi i due esili volontari di quest’ultimo e ciò malgrado le umiliazioni e i perfidi libelli che la colpiscono personalmente.
Il 5 settembre 1651 Luigi XIV raggiunge la maggiore età, fissata a tredici anni. Due giorni dopo, davanti al Parlamento, Anna d’Austria trasmette ufficialmente i poteri regali a suo figlio. Anna continuerà sedere accanto al Re fino alla morte di Mazzarino nel 1661.

Dalla morte del Cardinale Mazzarino, Anna diventa la principale sostenitrice della “Compagnia del Santo Sacramento” e si ritira sempre più spesso a Val-de-Grace, sebbene sempre tenuta in gran considerazione da suo figlio. Anna non aveva la passione per la politica e Luigi XIV la ringraziò per aver saputo ritirarsi al momento giusto.
Nonostante tutto continuerà a preoccuparsi della condotta di suo figlio maggiore, e della rapidità con cui trascura sua moglie. A volte soffre per non essere ascoltata dal Re, che non va più a prendere consigli da lei. Luigi nella forza della sua giovinezza e fuori dagli affari pensa solo alle feste, ai piaceri di tutte le sorti, danza, teatro etc.
Anna, sentendo la morte avvicinarsi diventa sempre più pia, ma nella vita non vi è solo quello, a lei piace pure divertirsi, ascoltare la musica, apprezza la commedia e protegge le arti.

Anna che è sempre stata in salute, viene colpita da cancro al seno a 64 anni e si spegne il 20 gennaio 1666. Il Re che aspettava nell’anticamera durante l’agonia, svenne apprendendo la notizia. Quando un consigliere tenta di confortare Luigi XIV dicendogli “Fu una Grande Regina!”, Luigi risponde solennemente: “No, signore più che una Grande Regina, lei fu un Gran Re”.

Poco prima di morire, Anna domanda espressamente a far portare il suo cuore alla Cappella di Sant’Anna ,nella chiesa di Val-de-Grace, chiamata “Chapelle des Coeurs”, che rinchiude i cuori imbalsamati di 45 Re e Regine di Francia). Nel 1793, durante la profanazione di questa cappella, l’architetto Louis-François Petit-Radel si impossessa di un’urna in vermeil che conteneva il cuore di Anna d’Austria, lo vende o lo scambia con dei quadri con dei pittori che ricercano la sostanza derivante dall’imbalsamazione molto rara e allora reputata, una volta mischiata all’olio di dare una lucentezza incomparabile ai quadri.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 00:28
 
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