La Cour Royale

Auguste-Marie-Henri Picot, Marchese de Dampierre

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marquise de Créquy
view post Posted on 30/12/2013, 22:11     +1   -1




Auguste-Marie-Henri Picot de Dampierre è nato il 15 agosto 1756 a Parigi da una famiglia di nobili militari. E’ il figlio di Pierre Picot de Dampierre, marchese di Dampierre, Capitano delle Guardie francesi (1722-1783) e di Emilie Le Prestre de Lezonnet (morta nel 1761). Il padre era figlio di Jacques-François Picot de Combreux (1679-1771) e di Marie-Louise-Catherine de Rogres de Lusignan de Champignelles.

Nel 1774 si sposa con Marie-Anne-Françoise Picot de Combreux (1753-1801) da cui nacquero

-Anne Picot de Dampierre 1777-1852

-Charles-Jacques-Pierre Picot de Dampierre 1779-1871

-Achille-Pierre-Henri Picot de Dampierre morto nel 1802

-Augustin-Louis de Dampierre

-Auguste Picot de Dampierre

Fu un illustre ufficiale nel reggimento delle guardie francesi. Partì segretamente per la spedizione di Gibilterra e fu arrestato per ordine della Corte a Barcellona e riportato al reggimento delle Guardie Francesi.

Nel 1788, sale in mongolfiera con il Duca d’Orléans e un po’ più tardi per Lione, sempre in mongolfiera. Al suo ritorno è messo agli arresti. Viaggia poi in Inghilterra e poi a Berlino dove studia la tattica prussiana. Di ritorno in Francia, serve nei reggimenti di Chartres e dei Cacciatori di Normandia. Ammiratore di Federico II di Prussia, lo imita nei minimi dettagli, fino ad apparire un giorno a corte con una lunga coda, che gli varrà un rimprovero da parte di Luigi XVI. Possidente di una fortuna considerevole si ritira nelle sue terre fino allo scoppio della Rivoluzione.

Partigiano delle nuove dottrine, riprende allora la carriera militare. Nel 1790 fu nominato presidente del Dipartimento dell’Aube poi, l’anno seguente, aiuto di campo di Rochambeau.
Il 5 aprile 1792 è fatto colonnello del 5° Dragoni sotto gli ordini di Biron, a Quiévrant, nel cercare di radunare dei fuggiaschi, Dampierre è gettato a terra e calpestato dai cavalli.
Durante la Battaglia di Valmy, comanda una divisione dell’armata di Dumoriez ma è alla battagli di Jemmapes che diventa celebre. Marciando alla testa del solo reggimento delle Fiandre e del primo battaglione dei volontari di Parigi, attacca i sei battaglioni stranieri che aggirano il corpo del generale Beurnonville. Dampierre riesce a capovolgere la situazione e togliere le due piazzeforti che sorvegliavano, poi gira i cannoni verso gli Austriaci e rende a Beurnonville abbastanza libertà per passare all’offensiva. Fu allora promosso al grado di generale di brigata (22 agosto 1792) poi generale di divisione (8 marzo 1793), messo alla testa dell’armata del Belgio.

Qualche mese più tardi, mentre Dumouriez entra in Olanda con l’elite dell’armata, Dampierre, incaricato di tener testa a 30,000 Austriaci con 15,000 uomini, commette l’errore di non concentrare questo debole corpo, in non indicare il punto di ritrovo e di mettere il suo quartier generale lontano dagli avamposti, ad Aquisgrana dove apprende troppo tardi che la sua linea è stata forzata. Si sforza allora di ripiegare su Liegi; il principe di Coburgo fa togliere l’assedio a Maastricht e l’armata retrocede fino a Louvain, dove si reca Dumouriez. Quest’ultimo tenta di riprendere l’offensiva e si dà a diverse battaglie dove Dampierre si fa ancora una volta notare. A Nerwinde, Dampierre comanda il centro dell’armata. Conserva le sue posizioni e asseconda con successo gli sforzi dell’ala destra, ma la ritirata dell’ala sinistra lo lascia scoperto ed è obbligato a lasciare il campo di battaglia. Dampierre rende dei servizi reali, ma gli si riprovare un ardore sconsiderato e poca esattezza nell’eseguire gli ordini del generale in capo.

Dopo la diserzione di Dumoriez, Dampierre è incaricato di sostituirlo. Ha nella sua armata solo 30,000 uomini che devono far fronte a dei nemici superiori in numero, riesce comunque ad impadronirsi del campo di Famars, ma subisce delle perdite considerevoli cercando di liberare Condé-sur-l’Escaut.

Il 6 maggio azzarda un attacco generale. Due ali della sua armata avanzano, una dal lato di Valenciennes, l’altra fino a Quiévrain, buttando giù tutto quello che è sul loro cammino; ma il centro non può sostenere il fuoco delle batterie austriache e, dopo delle lunghe battaglie, Dampierre è ridotto a ritirarsi per non essere accerchiato. Attacca l’indomani la riserva austriaca trincerata nel bosco di Vicoigne presso Valenciennes e ha del successo incontestato durante la giornata; alla sera si mette alla testa di una delle sue colonne e ha la coscia strappata da un proiettile sul territorio di Raismes. La ritirata si fa ordinatamente ma Dampierre muore l’indomani in una casa situata in Rue du Quesnoy a Valenciennes.

Viene sepolto il 9 maggio 1793 a Aulnoy-lez-Valenciennes in presenza di suo fratello, mentre il suo cuore viene inumato nella chiesa di Dampierre (Aube).

Qualche mese dopo la sua morte riceve gli onori del Pantheon (decreto di pantheonizzazione del 13 maggio 1793) ma il deputato Couthon dice alla Tribuna della Convenzione che Dampierre sarebbero bastati solo pochi giorni per tradire il suo paese. Subito inumato sul luogo della battaglia, il corpo di Dampierre è deposto nel 1836 sotto una colonna chiamata “piramide Dampierre”, la quale viene spostata nel 1955 per questione di viabilità. Si constata in quest’occasione che il suo corpo è intatto nella sua uniforme, ma il corpo del generale non è mai stato messo al Pantheon.

Rimesso nel 2001 sotto l’edificio al centro della piazza che porta il suo nome, la bara in piombo è riposto in una nuova bara in rovere. Il suo nome è scritto sulla terza colonna dell’Arco di Trionfo dell’Etoile.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 13:53
 
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