La Cour Royale

Armand de Bourbon-Condé, Principe di Conti

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/3/2014, 17:38     +1   -1
Avatar

Partecipante

Group:
Administrator
Posts:
240
Reputation:
0
Location:
Bardolino (VR)

Status:


Armand de Bourbon-Condé, Principe di ContiArmand de Bourbon, Principe di Conti, pari di Francia, Gran Maestro della Maison du Roi, conte di Pézenas, barone di Fère-en-Tardenois, cavaliere degli ordini del re, governatore della Guyenne e in seguito della Linguadoca, nasce a Parigi il giorno 11 ottobre 1629 come figlio minore di Enrico II di Bourbon-Condé e di Charlotte Marguerite de Montmorency, nipotina del Conestabile Anne de Montmorency e fiamma della vecchiaia di Enrico IV; ebbe come fratelli maggiori Luigi II di Bourbon-Condé, detto Il Gran Condé, e Anne Geneviève de Bourbon-Condé, duchessa de Longueville.

Fino da piccolo, tanto perché ultrogenito quanto per la sua salute malferma, viene destinato alla carriera ecclesiastica, e viene provvisto di una solida educazione impartitagli nel collegio dei gesuiti di Clermont, e di un discreto numero di abazie, tra il 1641 e 1642 gli vengono assegnate Saint-Denis, Cluny, Lérins,Grand-Selve, Saint-Mansuy, Saint-Léonard de Corbigny, Saint-Germain d'Auxerre e Molesmes, dalle quali si dimise nel 1654 dopo aver già imbracciato le armi: desideroso di essere nominato al cardinalato (il nome Armand gli era stato imposto come omaggio al suo padrino il Cardinale Richelieu, forse il Nostro lo credeva un presagio) decide di unirsi alla Fronda all’inizio del 1649, e ne diviene uno dei generalissimi, attirato dalla sorella duchessa di Longueville, alla quale sembra essere legato da rapporti molto ambigui, e la quale m.me de Longueville fece del marito un altro frondista a cottimo; in ogni caso Saint-Simon dice, malignamente, che Conti come generale valeva zero. Fu così che i due fratelli, Conti e Condé, si trovarono a fronteggiarsi da campi avversi per un po’, Condé rimanendo alla Corona fino alla pace di Reuil, stipulata tra il Parlamento e la Corte il 13 marzo del 1649.

Il Gran Condé non gradì molto la pace, e da uomo interessato e assetato di potere pensò bene di cambiare partito, da quel momento la Fronda ebbe tre generali: lui, suo fratello Conti e loro cognato Longueville. La Fronda dei Principi, cosidetta. Le vicende che portarono al loro arresto nel 1650 sono note: dal Palais Royal furono portati dapprima al castello di Vincennes, poi a Marcoussis e infine allo Havre, dove il Cardinale Mazarino in persona andò a liberarli il 13 febbraio 1651. Armand de Conti, nel momento in cui Condé decise di passare al servizio degli Spagnoli, pensò che avrebbe avuto miglior fortuna facendo ammenda dei suoi peccati e passando al partito della Corte, patto suggellato col matrimonio con una nipote del Cardinale, la gentile e spirituale Anna Maria Martinozzi, che tra parentesi fu fornita dallo zio di 600000 livres di dote. Da questo matrimonio, celebrato per procura il 21 e di persona il 22 febbraio 1654 nella chiesa di Saint-Germain l'Auxerrois a Parigi, nascono:

  1. Louis, nato a Parigi il 6 settembre 1658 e morto il 14 settembre;

  2. Louis-Armand, Principe de Conti (Parigi, 4 aprile 1661 - Fontainebleau, 9 novembre 1685), sposato con Marie Anne de Bourbon, la prima Mademoiselle de Blois;

  3. François-Louis, detto le Grand Conti, Principe di La Roche-sur-Yon, poi Principe di Conti (Parigi, 30 aprile 1664 - 9 febbraio 1709).



Anna Maria Martinozzi, Principessa de Conti, Chateau de VersaillesL’anno seguente, 1654, viene nominato al governatorato della Guyenne; nel 1656 diventa Gran Maestro della Maison du Roi, carica dalla quale si dimette nel 1660 a favore del Duca d’Enghien, suo nipote figlio del Gran Condé; nello stesso anno 1660 scambiò il governatorato della Guyenne con quello della Linguadoca. Nel 1657 riceve il comando dell’armata d’Italia, e conduce un assedio senza gloria della città di Alessandria. Nella promozione di dicembre 1661 viene ricevuto Cavaliere degli Ordini del Re.

Di costituzione poco robusta, per giunta minato da malattie veneree, si spegne nel suo castello di La Grange-des-Prés a Pézenas, nel suo governatorato della Linguadoca, il 21 febbraio 1666, dopo essersi riavvicinato alla fede cattolica e dandosi a una vita di penitenze e mortificazioni. Saggio amministratore della sua provincia, giusto e attento alle condizioni di vita della popolazione, godeva di grande popolarità.

Fu un amante delle lettere, e le coltivò con successo. Ci lascia diversi testi, tra cui un Trattato della commedia e degli spettacoli, secondo la tradizione della Chiesa, uno sui Doveri dei Governatori di Provincia, preceduto dal Trattato del dovere dei Grandi.

Edited by marquise de Créquy - 3/1/2015, 15:22
 
Top
0 replies since 13/3/2014, 17:38   292 views
  Share