La Cour Royale

Posts written by Liselotte von der Pfalz

view post Posted: 27/4/2013, 22:23     Antonin Nompar de Caumont, duca di Lauzun - Personaggi

A M. de Coulanges

A Parigi, venerdì 15 dicembre (1670).



Vi sto per scrivere la cosa più stupefacente, più sorprendente, più meravigliosa, più miracolosa, più trionfante, più inebriante, la più inaudita, la più singolare, la più straordinaria, la più incredibile, la più imprevista, la più grande, la più piccola, la più rara, la più comune, la più eclatante, la segreta fino ad oggi, la più brillante, la più degna di invidia: infine, una cosa della quale non si trova che un esempio nei secoli passati, e ancora questo esempio non è giusto, una cosa che non si può credere a Parigi (come la si potrebbe credere a Lione?); una cosa che fa gridare misericordia a tutti, una cosa che colma di gioia M.me de Rohan e M.me d’Hauterive; una cosa, infine, che si farà domenica, e quelli che la vedranno crederanno di avere le traveggole; una cosa che si farà domenica, e che non sarà forse fatta lunedì. Non posso decidermi a dirla; indovinatela: vi do tre possibilità. Gettate la lingua ai cani? Ebbene, devo dunque dirvela: M. de Lauzun sposa domenica al Louvre, indovinate chi? Vi concedo quattro scelte, ve ne do dieci, ve ne do cento. M.me de Coulanges dice: È molto difficile da indovinare; è M.me de La Valliére. - Per nulla, Madame. - È dunque M.lle de Retz? - Affatto, siete molto provinciale. - Siamo davvero molto stupidi, dite voi, è M.lle Colbert - Ancora meno. - È sicuramente M.lle de Créquy. - Non ci siete. – Bisogna dirvelo, alla fine: sposa domenica, al Louvre, col permesso del Re, Mademoiselle, Mademoiselle de… Mademoiselle… indovinate il nome: sposa Mademoiselle, affé! Affè mia! Fede mia giurata! Mademoiselle, la Grande Mademoiselle; Mademoiselle, figlia del defunto Monsieur; Mademoiselle, nipote di Enrico IV; mademoiselle d'Eu, mademoiselle de Dombes, mademoiselle de Montpensier, mademoiselle d'Orléans; Mademoiselle, cugina germana del Re; Mademoiselle, destinata al trono; Mademoiselle, il solo partito in Francia che fosse degno di Monsieur. Ecco un bell’argomento da discutere. Se gridate, se siete fuori di voi stessi, se dite che vi abbiamo mentito, che questo è falso, che ci si burla di voi, che è una bella presa in giro, che questo è difficile da immaginare, se infine ci dite delle ingiurie: noi troveremo che avete ragione; noi abbiamo fatto lo stesso.

Addio; le lettere che vi saranno portate con questo corriere vi faranno vedere se diciamo il vero o meno.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 21:18
view post Posted: 27/4/2013, 21:53     Antonin Nompar de Caumont, duca di Lauzun - Personaggi

A M. de Coulanges

A Paris, ce vendredi 15 décembre (1670).



Je m'en vais vous mander la chose la plus étonnante, la plus surprenante, la plus merveilleuse, la plus miraculeuse, la plus triomphante, la plus étourdissante, la plus inouïe, la plus singulière, la plus extraordinaire, la plus incroyable, la plus imprévue, la plus grande, la plus petite, la plus rare, la plus commune, la plus éclatante, la plus secrète jusqu'aujourd’hui, la plus brillante, la plus digne d'envie: enfin une chose dont on ne trouve qu'un exemple dans les siècles passés, encore cet exemple n'est-il pas juste, une chose que l'on ne peut pas croire à Paris (comment la pourrait-on croire à Lyon ?); une chose qui fait crier miséricorde à tout le monde, une chose qui comble de joie Madame de Rohan et Madame d'Hauterive ; une chose enfin qui se fera dimanche, où ceux qui la verront croiront avoir la berlue; une chose qui se fera dimanche, et qui ne sera peut-être pas faite lundi. Je ne puis me résoudre à la dire; devinez-la: je vous le donne en trois. Jetez-vous votre langue aux chiens ? Eh bien! il faut donc vous la dire: M. de Lauzun épouse dimanche au Louvre, devinez qui ? Je vous le donne en quatre, je vous le donne en dix, je vous le donne en cent. Mme de Coulanges dit: Voilà qui est bien difficile à deviner; c'est Mme de la Vallière. - Point du tout, Madame. - C'est donc Mlle de Retz ? - Point du tout, vous êtes bien provinciale. - Vraiment nous sommes bien bêtes, dites-vous, c'est Mlle Colbert. - Encore moins. - C'est assurément Mlle de Créquy. - Vous n'y êtes pas. Il faut donc à la fin vous le dire: il épouse dimanche, au Louvre, avec la permission du Roi, Mademoiselle, Mademoiselle de... Mademoiselle... devinez le nom: il épouse Mademoiselle, ma foi! par ma foi! ma foi jurée! Mademoiselle, la grande Mademoiselle; Mademoiselle, fille de feu Monsieur; Mademoiselle, petite-fille de Henri IV; mademoiselle d'Eu, mademoiselle de Dombes, mademoiselle de Montpensier, mademoiselle d'Orléans; Mademoiselle, cousine germaine du Roi; Mademoiselle, destinée au trône; Mademoiselle, le seul parti de France qui fût digne de Monsieur. Voilà un beau sujet de discourir. Si vous criez, si vous êtes hors de vous-même, si vous dites que nous avons menti, que cela est faux, qu'on se moque de vous, que voilà une belle raillerie, que cela est bien fade à imaginer; si enfin vous nous dites des injures: nous trouverons que vous avez raison; nous en avons fait autant que vous.

Adieu; les lettres qui seront portées par cet ordinaire vous feront voir si nous disons vrai ou non.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/5/2013, 11:09
view post Posted: 25/4/2013, 16:12     Armand Jean du Plessis , cardinale di Richelieu - Personaggi
Susanne de La Porte, gentile signora che fu dama della regina Luisa di Lorena (la moglie di Enrico III), ebbe un marito: François III du Plessis-Richelieu, il babbo del Cardinale. E fin qui, nulla di nuovo. Era la sorellastra del padre di m. de la Meilleraye.

Tra la nidiata dei loro figli ricordiamo anche Nicole du Plessis, che sposò il marchese Urbain de Maillé-Brezé, Maresciallo di Francia: furono i genitori di Claire-Clémence de Maillé-Brezé, moglie sfortunatissima di Louis II de Bourbon-Condé, detto il Gran Condé.

La nostra Susanne era figlia di primo letto di François de La Porte, avvocato al Parlamento di Parigi; questi si risposò e dalla seconda moglie ebbe, tra gli altri, Charles I de La Porte, padre del futuro duca de La Meilleraye, Maresciallo di Francia e Gran Maestro dell’artiglieria. Charles II sposerà Marie Coëffier de Ruzé d’Effiat, dalla quale avrà Armand-Charles de La Porte, creato duca di Mazarino dopo il suo matrimonio con Ortensia Mancini, nipote del Cardinal Mazarino. Marie Coëffier era sorella di Henri Coëffier de Ruzé d’Effiat, marchese de Cinq-Mars e Gran Scudiero di Francia, favorito di Luigi XIII e decapitato per aver complottato contro il cardinale de Richelieu. Era anche la zia di un altro Antoine Coëffier de Ruzé d'Effiat, marchese d'Effiat: il favorito di Monsieur Philippe, e compagno di merende del Cavaliere di Lorena

Edited by Liselotte von der Pfalz - 13/12/2014, 18:26
view post Posted: 21/4/2013, 18:16     Jeanne Bécu de Vaubernier, contessa du Barry - Personaggi
e dopo vuoi che non la ghigliottinino? povera stella...
view post Posted: 14/4/2013, 19:23     Marthe-Marguerite Le Valois de Villette de Murçay, marquise de Caylus - Bibliografia
ma perché ogni volta che si parla della Caylus esce fuori il ritratto della vecchia con l'altra nipote? Poca fantasia, immagino... o forse una nipote vale l'altra
view post Posted: 14/4/2013, 07:14     Marthe-Marguerite Le Valois de Villette de Murçay, marquise de Caylus - Bibliografia
L'avevo visto qualche giorno fa, cercando un ritratto della Caylus (che tuttota non so che faccia avesse). Mi incuriosisce molto, nonostante la mia antipatia verso la vecchia
view post Posted: 7/4/2013, 13:38     Antonin Nompar de Caumont, duca di Lauzun - Personaggi
A Sophie di Hannover

A Fontainebleau, 25 ottobre 1702



[…] Mademoiselle era persuasa che Lauzun fosse in prigione per amor suo. Questo le faceva pietà e diede tutti i suoi beni per farlo uscire, ma non appena fu uscito di prigione si pentì di tutto quello che aveva fatto. Monsieur de Lauzun è intelligente, ma è di un umore molto raro e più che straordinario, e non ha mai parlato come nessun altro. […]



Liselotte a zia Sofia

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 21:17
view post Posted: 7/4/2013, 13:23     Anne-Marie-Louise d'Orléans, Duchesse de Montpensier. L'ereditiera più ricca di Francia - Personaggi
Dalla Corrispondenza di Liselotte, che tra l'altro era imparentata con Mademoiselle anche tramite Charlotte de Montpensier, terza moglie di Guglielmo il Taciturno (trisavoli di Liselotte).

A Sophie di Hannover

A Fontainebleau, 27 settembre 1702



[…] Non è stupefacente che Mademoiselle abbia amato Lauzun, non per la persona o per i suoi discorsi che sono troppo straordinari; ma Mademoiselle ha in ogni tempo amato il favore, e lei che aveva della grandezza e dello spirito, era più debole per tutto quello che era in favore del minimo dei cortigiani. Quando lei se ne invaghì era in rapporto col Re meglio di chiunque; ecco da che cosa è stata incantata Mademoiselle. […]

Edited by Liselotte von der Pfalz - 28/2/2017, 18:13
view post Posted: 7/4/2013, 12:59     Gli appellativi singolari - L'etichetta di Corte
ignoravo chi fosse, me lo sono andato a cercare. Direi che il paragone è azzeccatissimo
view post Posted: 7/4/2013, 12:44     Élisabeth-Charlotte von der Pfalz Simmern, Duchesse d'Orléans. Una cognata del Re Sole - Personaggi
Non avrei idea, e soprattutto non arrivo a capire se la odiavano solo perché era tedesca o se non gli piaceva e basta
view post Posted: 7/4/2013, 08:39     Élisabeth-Charlotte von der Pfalz Simmern, Duchesse d'Orléans. Una cognata del Re Sole - Personaggi

Marly, 6 Maggio 1700



[…] Mi ricordo che si stava cambiando una porta nella mia camera ad Heidelberg, e che per questa ragione il mio letto e quello della Kolbin erano stati messi nella stanza adiacente a quella delle mie damigelle. La Kolbin mi aveva proibito di andare di notte nella stanza delle damigelle, ed io avevo promesso che non ne avrei varcato la soglia.
Non appena si fu coricata le damigelle aprirono la porta e mi posarono un piatto di insalata di patate e speck sulla soglia. Feci finta di raccogliere un fazzoletto che mi era caduto, presi il piatto ed andai alla finestra. Avevo appena mandato giù tre bei bocconi che spararono un colpo dal cannone che era sulla terrazza sotto la mia finestra, perché in città era scoppiato un incendio. La Kolbin, che teme il fuoco oltre misura, salta da letto ed io, per paura d’essere sorpresa in flagrante delitto, butto il tovagliolo con il piatto dell'insalata dalla finestra. Non avevo più nulla per ripulirmi la bocca. Sento dei passi che salgono la scala di legno: è il nostro defunto padre l’Elettore che viene in camera mia per vedere dove fosse l’incendio. Vedendomi con la bocca ed il mento tutti unti s’è messo a bestemmiare: “Sacramento, Liselotte, credo che vi ungiate il muso!”. Dissi: “È solo della pomata per le mie labbra screpolate”. Papà disse: “Ma siete sporca”. Scoppiai a ridere, e tutti quelli che erano con lui cedettero che fossi impazzita. Anche la Rogravia era salita, e passò attraverso la stanza delle damigelle. Uscì dicendo “Ah, c’è puzza di patate e speck qui dentro!”. L’Elettore capì il gioco e disse: “Ecco la vostra pomata, Liselotte!”. Vedendolo di buon umore confessai il fatto. L’Elettore non fece che ridere, ma la Kolbin me la rinfacciò per molto tempo. Ecco una storia molto vecchia […]


Nella versione tedesca della lettera si parla di specksalat, insalata di patate e speck; curiosamente la traduzione francese dice choux au lard, cavoli col lardo. Mistero, ma la specksalat è un piatto tipico della zona.


La Kolbin è Usrula Marie Kolb von Wartenberg, che fu la governate di Liselotte dal 1° dicembre 1633 fino a quando non lasciò Heidelberg per sposare Monsieur; la Rogravia è la seconda moglie del padre, Louise von Degenfeld.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 20:55
view post Posted: 7/4/2013, 08:37     Charlotte-Aglaé d'Orléans, l'esuberante Duchessa di Modena e Reggio. - Personaggi
Il futuro Carlo Emanuele III di Savoia, figlio di Anne Marie d’Orlèans, figlia di Monsieur e che Liselotte aveva sempre trattato come una figlia, stava quasi per sposare Mademoiselle de Valois. Liselotte si oppose con fierezza al matrimonio, avendo un’opinione troppo scarsa di sua nipote per vederla sposare il figlio della sua cara Anne Marie che amava troppo “per volerle fare un così brutto regalo” (Saint-Simon dixit).

Alla rogravia Louise, 31 marzo 1718.

“[…] è fondamentalmente falsa e mentitrice, e orribilmente civetta. […] Vorrei che fosse già sposata e partita in un paese lontano, e che non si sentisse più parlare di lei […]”
view post Posted: 6/4/2013, 22:41     Philippe I de France, Duc d'Orléans - Personaggi
Un vecchio aneddoto che avevo dimenticato su Monsieur e Madame; Saint-Simon parla di François-Jospeh de Clermont, conte di Tonnere, ex primo gentiluomo di camera di Monsieur:

“[…] gli scappò di dire che non sapeva perché rimanesse in quella bottega, che Monsieur era la donna più stupida del mondo e Madame l’uomo più stupido che avesse mai visto […]”
view post Posted: 6/4/2013, 22:46     Élisabeth-Charlotte von der Pfalz Simmern, Duchesse d'Orléans. Una cognata del Re Sole - Personaggi
Dalle Memorie della marchesa de Créquy ecco un racconto curioso:

[...] Nanon, l'importante e celebre Nanon, venne a dire qualche cosa all’orecchio della sua padrona, ed in quell’istante vedemmo arrivare Madame, vedova di Monsieur, fratello del Re, alla quale Mme de Maintenon fece portare una poltrona dopo essersi alzata per salutarla; Madame la attese a pié fermo, al suo posto, la ricevette con un’aria fredda e secca come il vento di Nord-Est, e non la riaccompagnò in alcun modo.
La Principessa era infagottata come una specie di Amazzone, con un corsetto maschile in tessuto gallonato su tutte le cuciture, con tanto di gonna assortita; portava una parrucca fatta in tre pezzi come quella del Re ed un cappello molto simile al suo, cappello che non alzò o tolse mentre ci faceva la riverenza, che del resto fece con molta puntualità ed agio. È giusto aggiungere che codesta villana Altezza Reale calzava degli stivaletti ed aveva in mano un frustino da cavallo.
Era mal tagliata, mal fatta e mal disposta verso tutto e contro tutti, aveva una figura che ricordava una mela: corta, larga e colorata; poco naso, niente mento, gli zigomi rossi, gli occhi neri ed animati senza la minima traccia di intelligenza: s’è vista la sua figura dovunque. Mme de Froulay chiese al Re il permesso di dire chi ero a Madame, che mi fece un saluto cameratesco e si mise a farmi domande sulla salute del Gran Priore de Froulay, di cui non avevo avuto ancora nessuna notizia: così io rimasi muta come una tinca, e Madame sostenne fino alla morte che ero più stupida di una carpa.
Probabilmente si prese anche il disturbo di scriverlo alle sue comari e cugine tedesche, e sarà sempre meno falso di quello che osava scrivere loro contro Mme de Maintenon, contro Madame la Duchessa de Borgogna, e perfino contro mia nonna che ha sempre molto maltrattato nella sua corrispondenza con le sue parenti di Hesse e di Mecklembourg.
Avrebbe voluto abbassare la Casa di Francia al livello dei suoi Conti Palatini; non parlava e non pensava che del Sacro Romano Impero Germanico, nel quale fosse piaciuto a Dio fosse rimasta per tutta la vita! Ne avremmo avuto in meno le contrarietà del Reggente e della sua trista progenie! Va rimarcato che in tutta la posterità di questa Bavarese non si trova una sola persona che non abbia causato danno o disonore alla Real Casa di Francia.
A partire da Ysabeau di Baviera è una famiglia tedesca con la quale i matrimoni sono sempre stati funesti per la monarchia francese.
Sempre a proposito della madre del Reggente posso dice che mangiava soltanto zuppa alla birra e bue salato, e che faceva largo uso di un certo intruglio di cavoli fermentati che si faceva spedire da Palatinato, e che ogni volta che se lo faceva servire esalava un odore pessimo in tutto l’appartamento del castello dove abitava. Lo chiamava Schaucraout, e siccome voleva farlo assaggiare a tutti quelli che andavano a vederla mangiare c’era sempre un fuggi-fuggi. Ne faceva una specie di persecuzione patriottica e ci metteva tutta la vanità possibile ed immaginabile.
Nonostante ciò che scriveva contro mia nonna le faceva delle cortesie -dalle quali la nonna non si faceva certo giocare- ed arrivava al punto di tenerla a ogni tanto a cenare con lei: faceva servire delle pere secche [poires tapées, NdMauro] e delle prugne cotte in fricassea con lardo e cipolle, insalate con pezzi di aringa cruda, porri crudi e mele condite con olio e mostarda; degli intrugli di lumache che si faceva arrivare dalla Baviera, e posso affermare che aveva l’abitudine di spolverare le fette di melone che mangiava con del tabacco di Spagna. Le facevano anche delle confetture di pastinaca con vino rosso e miele; e se dopo una cena di questa portata uno si fosse sentito male, aveva della conserva di mummia pronta all’uso. Nulla era più salutare dell’uso della mummia, Madame non si stancava mai di decantarne i buoni effetti e, per inciso, se ne mette molta nella teriaca, a quanto mi ha detto sempre mio padre. […]

N.B.: la "mummia" cui si riferisce la Créquy è in realtà bitume, che era un ingrediente della farmacopea antica.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 5/11/2013, 20:55
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