La Cour Royale

Luigi XV "Le Bien Aimé"

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marquise de Créquy
view post Posted on 22/1/2013, 23:30     +1   -1




Luigi XV detto il “Beneamato (Bien-Aimé)” nasce a Versailles il 15 febbraio 1710. Dapprima titolato duca d’Anjou fino all’8 marzo 1712, Delfino di Francia fino al 1 settembre 1715 quando succede a Luigi XIV. E’ il terzo figlio di Luigi di Francia, duca di Borgogna, chiamato il “Petit Dauphin” e di Marie-Adélaïde di Savoia. E’ quindi bisnipote di Luigi XIV. Dei suoi due fratelli maggiori, pure loro chiamati Luigi, il primo (col titolo di duca di Bretagna) morirà nel 1706 ad un anno, il secondo (che riprende anche lui il titolo di duca di Bretagna) nato nel 1707 vivrà solo cinque anni.

Alla sua nascita in piena guerra di Successione di Spagna, il futuro Luigi XV è titolato duca d’Anjou, titolo portato da suo zio, Philippe di Francia, pretendente francese al trono di Spagna e futuro re Filippo V (1700-1746), è affidato subito alla sua governante, la duchessa di Ventadour. Allora non è destinato a regnare essendo quarto nell’ordine di successione dinastica. Prima di lui avrebbero dovuto regnare il figlio di Luigi XIV, il Gran Delfino; poi suo padre, il Piccolo Delfino; ed infine suo fratello maggiore, il duca di Bretagna. Tra il 1710 e 1715, una serie di lutti nella famiglia reale mette all’improvviso il piccolo duca d’Anjou in prima linea nella successione a Luigi XIV: il Gran Delfino muore di vaiolo il 14 aprile 1711; l’anno seguente una rosolia maligna colpisce a morte il Piccolo Delfino e la sua sposa. I due figli maggiori di quest’ultimi, i duchi di Bretagna e d’Anjou contrassero pure loro la malattia e il maggiore muore l’8 marzo 1712. Malato, il nuovo Delfino, si rimette poco a poco curato amorosamente dalla sua governante e protetto dalla stessa dagli abusi di salassi che avrebbero verosimilmente causato la morte di suo fratello. Nel 1714 Luigi è affidato ad un precettore, l’abate Perot.

Il debutto del Delfino nella vita politica avviene qualche mese prima della morte di Luigi XIV. Il 19 febbraio 1715 il Re riceve nella Galerie des Glaces l’ambasciatore di Persia e vuole accanto a sé il suo successore. Nell’aprile dello stesso anno partecipa con il vecchio Re alla cerimonia della cena del Giovedì Santo e partecipa al “lavaggio dei piedi”. E’ sempre accompagnato dalla sua governante, Mme de Ventadour. Il 26 agosto 1715 Luigi XIV, sentendo la morte arrivare, fa entrare il Delfino nella sua camera, lo abbraccia e gli parla con gravità del suo futuro impegno di Re. Luigi XIV morirà sei giorni più tardi. Il 3 e 4 settembre Luigi XV adempie ai suoi primi atti da Re. Nel 1717 Luigi arriva all’età della ragione, la sua educazione è affidata ad un governatore, il duca di Villeroy e ad un precettore, André Hercule de Fleury, vescovo di Frejus. Gli si fa apprendere il latino, le matematiche, la cartografia, il disegno, qualcosa di astronomia e gli si insegna a cacciare.

Orfano all’età di 2 anni, succede a suo Bisnonno Luigi XIVall’età di cinque anni, vede quindi il suo potere delegato al Duca d’Orléans, proclamato “reggente del Regno” il 2 settembre 1715 fino al 15 febbraio 1723, data dell’entrata del giovane re nel suo quattordicesimo compleanno quando prende ufficialmente il controllo del governo. I primi anni del suo regno si svolgono in una calma relativa, sotto la direzione prudente di diversi precettori.
Dal medioevo la monarchia francese ha fissato delle regole fisse di successione ma agli inizi del ‘700, con la morìa dei pretendenti al trono in linea diretta, Luigi XIV decide di legittimare i suoi bastardi. Il Reggente fa cassare il testamento di Luigi XIV e diventa il potenziale successore di Luigi XV. La prima misura presa dal Reggente è di riportare il Re e la Corte a Parigi, dopo un periodo passato a Vincennes da settembre a dicembre 1715, Luigi XV si installa nel palazzo delle Tuileries.
Il Reggente cambia di colpo le alleanze, e ,se prima le due monarchie Borboniche di Francia e Spagna erano legate da un’alleanza, il duca d’Orléans, visto che non vi era più il pericolo di un accerchiamento da parte degli Asburgo, opta per un’alleanza con l’Inghilterra e i Paesi Bassi. La cosa preoccupa Filippo V a tal punto da tentare di togliere di mezzo il Reggente attraverso il duca du Maine. Il che porta ad una piccola guerra tra Francia e Spagna nel 1719. La vittoria delle potenze europee costringe la Spagna ad unirsi alla loro alleanza che viene suggellata attraverso fidanzamenti o matrimoni. Il Re viene fidanzato a Marie-Anne-Victoire di Spagna, rinviata in seguito dal duca di Borbone.

Il giovane Luigi viene incoronato a Reims il 25 Ottobre 1722. Nel frattempo, ancora troppo giovane per regnare da solo, lascia l’esercizio effettivo del potere da subito al duca d’Orlèans e al Cardinale Dubois. I due muoiono a qualche mese l’uno dall’altro alla fine del 1723. E’ allora il duca di Bourbon, principe del sangue, che diventa il principale consigliere del Re e, mentre il Re termina la sua educazione e si dà a nuovi piaceri come la caccia, il duca di Bourbon cerca di trovare una sposa per il suo sovrano. La prima predestinata Marie-Anne-Victoire, era stata fidanzata nel 1721 quando aveva solo tre anni ma il duca di Bourbon, temendo che il re, fragile di salute, non sarebbe riuscito ad avere un erede non prima della maturità della sposa e temendo quindi di perdere il potere, ruppe il fidanzamento nel 1725.

La scelta cade su Marie Leszczynska, figlia dell’ex Re di Polonia Stanislas Lesczynsky. Il matrimonio, subito, non viene visto di buon occhio, a causa dell’inferiorità di rango della sposa. I due sposi si piacciono nonostante i sette anni che li separano ( la sposa ha 22 anni, il sovrano 15). Il matrimonio viene celebrato a Fontainebleau il 5 settembre 1725. Da questa unione si ebbero:

- Louise Elisabeth (1727 -1759) chiamata Madame o Madame Première (poi Madame Infante)

- Anne Henriette (1727 – 1752), sorella gemella della precedente, chiamata Madame Seconde (poi Madame Henriette)

- Marie Louise, Madame Troisième nata nel 1728 (poi Madame Louise) morta nel 1763 di influenza

- Louis Ferdinand , Delfino (1729 -1765) Padre di tre Re di Francia : Luigi XVI, Luigi XVIII e Carlo X

- Philippe Louis, duca d’Anjou (1730-1733)

- Marie Adélaïde, (1732- 1800) Madame Quatrième (poi Madame Troisième, poi Madame Adelaïde)

- Victoire Louise Marie Thèrése, (1733-1799) Madame Quatrième (poi Madame Victoire)

- Sophie Philippe Elisabeth Justine, (1734-1782) Madame Cinquème (poi Madame Sophie)

- Thèrèse Félicité, (1736-1744) Madame Sixième (poi Madame Thérèse)

- Louise Marie, (1737-1787) Madame Septième (poi Madame Louise e poi Marie-Thérèse de Saint-Augustin)

A seguito di questo matrimonio e malgrado la regina lo considerasse come suo mentore, Luigi XV allontana il duca di Bourbon dal potere e lo esilia nelle sue terre di Chantilly. Nello stesso tempo Luigi decide di sopprimere la carica di primo ministro e chiama presso sé il cardinale de Fleury, suo vecchio precettore. Comincia così la lunga carriera in politica del cardinale dal 1726 al 1743. E’ il periodo più pacifico e prospero del regno di Luigi XV; Fleury fa ritornare il cancelliere d’Aguessau, rinviato nel 1722, il conte di Maurepas diventa segretario di Stato alla Marina a 25 anni. Grazie all’aiuto di controllori generali delle finanze come Michel Robert Le Peletier des Forts e soprattutto Philibert Orry, “Monsieur le Cardinal” riesce a stabilizzare la moneta francese e finisce per equilibrare il budget del Regno nel 1738.

Nel 1729 alla terza gravidanza, la Regina dà alla luce un Delfino e tutti sono contenti perché la successione è garantita. All’ epoca la coppia è molto unita e il re è estremamente popolare. Nel 1733, nonostante la politica pacifista di Fleury, il re viene convinto dal suo ministro degli Affari Esteri a rimettere sul trono di Polonia , suo suocero Stanislas Leszczynski. E’ la guerra di Successione Polacca. L’ intervento senza convinzione della Francia contro l’Austria non permette di cambiare le carte in tavola e Stanislas si ritrova ancora senza regno; nonostante ciò e con molta abilità, il cardinale di Fleury è riuscito a programmare l’annessione dei ducati di Lorena e di Bar al regno.

Questo ducato apparteneva al duca Francesco III, figlio di Leopoldo I che, nominato vice-re d’Ungheria dall’Imperatore nel 1731, aveva lasciato la reggenza a sua madre, Elisabeth Charlotte d’Orléans, sorella del fu Reggente. Parente ed alleato degli Asburgo, Francesco III viveva a Vienna dove l’Imperatore Carlo VI, l’aveva destinato a sposare sua figlia maggiore ed erede Maria Teresa. Una tale unione avrebbe rappresentato una minaccia per la Francia che si vedeva sempre più avvicinare il confine dell’Impero. Le truppe francesi occuparono rapidamente il Barrois e la Lorena. La pace fu firmata nel 1735 e con il trattato di Vienna (novembre 1738) il suocero di Luigi XV ottiene a titolo vitalizio il ducati di Lorena e di Bar come ricompensa della sua perdita del trono polacco (con la clausola che morto quest’ultimo i ducati sarebbero stati annessi alla Francia attraverso sua figlia), mentre Francesco III diventava erede del granducato di Toscana prima di sposare la giovane Maria Teresa e pretendere la corona imperiale. Di fatto con il trattato segreto di Meudon, Stanislas abbandonava il potere ad un intendente nominato dalla Francia.

Nel 1740 la morte di Carlo VI e l’avvento sul trono imperiale di Maria Teresa fece scoppiare la Guerra di Successione Austriaca. Il Re, cedendo al partito anti-austriaco dichiara guerra all’Austria nel 1741, alleandosi con la Prussia contro Austriaci, Inglesi e Olandesi. Il cardinale de Fleury muore prima della fine della guerra e Luigi XV decide di governare senza primo ministro. L’ultima parte della guerra finisce con delle vittorie per i francesi: tra le quali la più famosa rimane quella di Fontenoy (1745), grazie al maresciallo de Saxe, la Francia occupa il Belgio. Nel frattempo con il trattato di Aquisgrana, nel 1748, il Re rende tutte le sue conquiste all’Austria con grande indignazione del popolo, e la costernazione dei generali.

Il Re, ormai adulto, di bell’aspetto, agile e molto atletico, ben presto si accorge che vi erano altre donne alla corte di Versailles, oltre alla moglie che vive una vita ritirata nei suoi appartamenti, affaticata dai molteplici parti. Nel 1734 per la prima volta, la Regina si lamenta con suo padre dell’infedeltà del marito. Luigi XV si era innamorato della contessa di Mailly, poi fu la volta della sua giovane sorella, la contessa di Ventimille poi dopo la sua morte un’altra delle loro sorelle, la marchesa de Tournelle, che fece diventare la “duchessa di Chateroux”. E’ in questo periodo che accadde un incidente mentre il Re è al fronte; nell’agosto 1744 in quel di Metz si ammala gravemente e i medici pronosticano la morte imminente, la sua favorita, Mme de Chateroux, che lo aveva accompagnato è costretta lasciarlo mentre la Regina si affretta ad arrivare al capezzale del marito. Il Re sfuggì alla morte, di ritorno a Versailles fece dimettere Monsignor de Fitz-James, grande elemosiniere, che aveva rifiutato di dargli l’assoluzione finché non avesse confessato i propri peccati in pubblico, e richiamò Mme de Chateroux, che morì prima del suo rientro in grazia ufficiale.

Qualche mese dopo, il 23 febbraio 1745 Luigi XV, durante un ballo mascherato dato in occasione del Delfino Luigi-Ferdinando, incontra e si innamora della bella Jeanne-Antoinette Le Normant d’Etiolles, nata Poisson; figlia di un finanziere che oltre ad essere graziosa, è colta ed intelligente. Mme d’Etiolles rappresenta una novità per la corte di Versailles visto che, fino ad ora, le favorite reali erano state sempre scelte tra le file dei nobili. Mme d’Etiolles si installa alla reggia di Versailles in un appartamento situato proprio sopra a quello del Re. In luglio il Re le dona il dominio di Pompadour, recentemente acquistato dalla Corona, e la crea così marchesa, e nel frattempo quest’ultima ottiene da suo marito una separazione legale.
Dopo essere stata l’amante del Re, Mme de Pompadour ne diviene l’amica e confidente, e non potendo più soddisfare gli appetiti sessuali del sovrano, la marchesa preferisce fornire discretamente al Re, d’accordo con le famiglie (ben remunerate) delle giovani che occupassero i sensi di Luigi XV, tutto per paura che una potenziale rivale potesse toglierle l’ascendente sul Re. Nasce il “parco de Cervi”.

Dopo il 1750, verso i 40 anni, Luigi XV si butta in relazioni sentimentali e sessuali di poca durata, la più conosciuta è quella con Marie-Louise O’Murphy. In questo periodo comincia l’impopolarità del Re che crescerà sempre più con l’avanzare degli anni. Quello che una volta veniva chiamato “il Beneamato”, viene aggredito nel 1757 da un uomo che tenta di assassinarlo. Robert François Damiens, il 5 gennaio 1757 affitta spada e cappello in una boutique sulla Place d’Armes, entra nel palazzo tra le persone che provano ad ottenere un’udienza reale. Verso le 18 il Re ritorna al castello a visitare la figlia malata per poi ripartire per ritornare a Trianon, all’uscita viene colpito da Damiens con una lama di 8 cm che non riesce ad arrivare al cuore a causa degli spessi vestiti indossati dal Re. Si teme che la punta della lama fosse avvelenata e per giorni il sovrano si dà per spacciato, invano si interroga per sapere se Damiens abbia dei complici. Alla fine Damiens viene giustiziato il 28 marzo 1757 sulla Place de Greve in condizioni spaventose. La mano che aveva tenuto il coltello fu bruciata con lo zolfo, gli si è intagliato poi le membra e il petto avendo cura di introdurvi del piombo fuso, i suoi quattro arti furono staccati da dei cavalli e il suo tronco finalmente bruciato. Le settimane che seguirono furono deprimenti per il Re che abbandonò tutte le riforme. Su proposta di Mme de Pompadour, rinvia due dei ministri più screditati, il conte d’Argenson e Machault d’Arnouville e introduce Choiseul al governo.

Dopo il fallimento commerciale dello stabilimento diretto da padre Antoine Lavalette, che finanziava le missioni gesuitiche ai Caraibi, il Parlamento, stretto dai creditori, conferma in appello l’8 maggio 1761 una sentenza che ordinava il pagamento dei suoi debiti dai Gesuiti di Francia, sotto la pena di confisca dei loro beni. Seguì una serie di azioni che terminarono con il bando della confraternita religiosa.
Nello stesso periodo, Inglesi e Francesi si battevano già in America del Nord senza che vi fosse una guerra, in Europa, Federico II invade la Sassonia; la conquista da parte dei Prussiani fu particolarmente brutale e, a causa dei maltrattamenti, l’Elettrice Marie-Josephe morì. La moglie del Delfino, sorella de principe François-Xavier di Sassonia, figlia dell’elettore e dell’Elettrice di Sassonia, ebbe un aborto apprendendo la notizia. Luigi XV fu costretto ad entrare in guerra, nel frattempo la Gran Bretagna aveva già dichiarato guerra alla Francia. Sarà la guerra dei Sette Anni (1756-1763). E’ in questo momento che Choiseul, riallaccia i legami con Casa d’Austria con l’aiuto di Mme de Pompadour.

Gli anni ’60 furono segnati dai lutti: già nel 1752 il Re aveva perso la sua figlia prediletta Henriette. Nel 1759 morì la sua maggiore, la duchessa di Parma. Nel 1761 muore il duca di Borgogna, di dieci anni, figlio maggiore del Delfino. A Vienna muore la nipote del Re nel 1763, Marie-Isabelle di Borbone-Parma, moglie di Giuseppe II. In aprile 1764 muore Mme de Pompadour. Nel 1765 il Re perde suo figlio, il Delfino, e il genero Duca di Parma. Nel febbraio 1766, muore a Luneville il vecchio Re Stanislas, l’anno seguente è la volta della Delfina, vedova inconsolabile che aveva contratto la malattia dal marito e poi nel giugno 1768 muore la Regina.

Al Re rimangono solo i nipoti e le figlie zitelle che non è riuscito a maritare, delle quali una, Madame Louise, si ritira presso le Carmelitane nel 1770, per espiare i peccati del padre. Per evitare che la sensualità del Re vedovo possa portarsi all’eccesso si pensa di sposarlo, all’età di 58 anni, all’arciduchessa Maria Elisabetta d’Austria, sorella di Maria Antonietta, la cui bellezza fu deturpata da un attacco di vaiolo…il matrimonio saltò. Nel frattempo il duca di Richelieu, grande amico del Re, si era intromesso per dare una nuova favorita al Re.
La fine del Regno è segnata dall’arrivo nella vita del Re della bellissima contessa du Barry, ufficialmente presentata a corte nel 1769. Il duca di Choiseul mostra apertamente le sue ostilità nei confronti della nuova favorita e coinvolge nel suo partito la giovane Delfina Maria-Antonietta. Quest’ultima agiva anche per conto delle sue zie, figlie del Re. Esasperato dai litigi, spinto da Mme Du Barry a sua volta istigata dal duca d’Aiguillon e convinto dell’incapacità di Choiseul di far fronte alla fronda del Parlamento, Luigi XV finisce col mandare in esilio a Chanteloup il vecchio ministro. Il consiglio ormai è dominato da figure losche e poco apprezzate dal pubblico: Maupeou, cancelliere di Francia, l’abate de Terray, ministro delle Finanze e il duca d’Aiguillon che prende il posto del duca di Choiseul. Questo consiglio esilia i Parlamenti per istituirne altri che non verranno riconosciuti nemmeno dai principi del sangue.

Il 26 aprile 1774, il Re va a caccia nonostante non si senta bene, ritorna a Trianon dove cena con la favorita, ma sentendosi sempre peggio si mette a letto. Da lì a qualche ora si trasporta il Re a Versailles dove una candela di un inserviente illumina per azzardo il volto del Re…il vaiolo è dichiarato, vicino al Re rimangono solo le figlie ad accudirlo. Ne segue la lunga agonia del Re, il rinvio della favorita fino ad arrivare alla morte il 10 maggio 1774 alle tre e mezza del pomeriggio. Siccome malato di vaiolo, il corpo non fu imbalsamato. Il nuovo Re, Luigi XVI, il nipote, lascia la Reggia per recarsi con la Corte a Choisy. Le esequie ebbero luogo il 12 maggio nella basilica di Saint-Denis nell’indifferenza dei Parigini.

Diciannove anni più tardi, il 16 ottobre 1793, durante la profanazione delle tombe della basilica di Saint-Denis, dopo aver aperto le bare di Luigi XIII e di Luigi XIV, i rivoluzionari aprirono quella di Luigi XV e scoprirono un cadavere annegato in un abbondante liquido . Il corpo putrefatto del Re fu buttato in una fossa come gli altri e coperto dalla calce viva.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 01:06
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 5/5/2013, 16:03     +1   -1




Durante la sua infanzia Luigi XV è sempre malaticcio e si teme per la sua vita. Mme de Ventadour, sua governante scrive a Mme de Maintenon il 28 settembre 1714:

Cresce bene, molto grazioso e tutto solo; davanti al mondo, serio. Vorrei abituarlo a parlare ma faccio fatica; è questione che viva

E in novembre 1714:

“Il principe promette di corpo e di spirito tutto quello che si può desiderare”

Anche Mme la Palatina, duchessa d’Orléans ci fa un ritratto del principe:

Il piccolo Delfino ha un brutto aspetto quando ha male i denti ma quando sta bene, è un bel bambino. Ha dei grandi occhi, molto scuri, il viso tondo, una graziosa boccuccia che tiene comunque un po’ troppo spesso aperta, un naso talmente fatto bene che non si può immaginare di meglio, delle gambe graziose come pure i piedi…il nostro Delfino capisce già le carte geografiche come potrebbe farlo bene un uomo”. Nonostante questo la duchessa d’Orléans finisce col dire che Luigi XV è un bambino educato male.

Madame de Ventadour scrive ancora a Mme de Maintenon:

Non posso, Madame, parlarvi di me; è miracoloso che io resista al dolore e alla pena. Undici mesi sono ancora lunghi; ma sebbene abbia qualche disgusto, sono utile al mio Re, e tutti i miei doveri sono rinchiusi in queste parole. Lui scrive a meraviglia ma è un bambino che bisogna saper prendere, dato che di sua natura non è allegro e i grandi piaceri gli sarebbero nocivi perché lo applicherebbero troppo. Si vorrebbe da lui che lo si vedesse sempre con lo stesso umore. Voi sapete, Madame, quanto questo obbligo è malsano in tutte le età. Vi prenderete gioco di me si vi dico che ha delle caldane, ma nulla è più vero, ne ha sin da quando era nella culla. Da ciò queste arie tristi e questo bisogno di essere risvegliato. Si fa fare tutto quello che si vuole, a patto che gli si parli senza irritazione”
 
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view post Posted on 19/11/2013, 00:37     +1   -1
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Luigi XV ebbe un figlio legittimato, Louis Aimé de Bourbon, detto l'abate de Bourbon, dalla signorina Anne Couppier, più nota come M.lle de Romans; nacque a Passy il 13 gennaio 1762 e morì a Napoli il 28 febbraio 1787, legittimato nel 1762 e tonsurato nel 1774, ordinato prete nel 1778 e l'anno precedente babbo lo nominò abate commendatatio dell'abbazia reale di Saint-Vincent de Metz, poi 12mo abate commendatario di Signy, nelle Ardenne, e canonico ordinario di Notre-Dame de Parsi nel 1783. Sua sorellastra Louise lo fece soggiornare a Roma presso il Cadinale de Bernis, allora ambasciatore di Francia.

Per i figli naturali ma non riconosciuti di Luigi XV, invece, la faccenda si fa lunga e intricata. Il re non amava l'idea di avere i suoi bastardi in giro per il castello, ma anche se rifiutava di riconoscerli provvedeva a loro economicamente e cercava di dargli dei posti in società che fossero quantomeno apprezzabili.
Per semplicità contiamo gli illegittimi certi:
  1. Agathe Louise de Saint-Antoine de Saint-André, figlia di Louise O'Murphy (Parigi, 30.60.1754 - 6.9.1774), riceve lettere di nobiltà dal Re il 26.11.1773;

  2. Agnès Louise de Montreuil, figlia di Marguerite Catherine Haynault, battezzata a Parigi il 20.5.1760 nella chiesa di Saint-Paul, morta il 2.9.1837

  3. Anne Louise de La Réale, anch'ella figlia di Marguerite Catherine Haynault, (Versailles, 20.2.1763 - Saint-Germain-en-Laye, 30.4.1831)

  4. Agnès-Lucie Auguste, figlia di Lucie Madeleine d'Estaing, contessa di Boysseulh (Parigi, 14.4.1761 - castello di Boyssulh, 4.7.1882)

  5. Aphrodite-Lucie Auguste, sorella della precedente (Versailles, 8.3.1763 - Artonne, Puy-du-Dome, 22.2.1819)

  6. Benôit-Louis Le Duc, figlio di Louise Jeanne Tiercelin de la Colleterie (Parigi, 7.2.1764 - morto verso il 1837), riceve nell'agosto del 1774 lettere di nobiltà come "della schiatta della più antica famiglia del nostro regno"


Gli illegittimi probabili, invece, sono:

  1. Philippe Louis Marie de Narbonne-Lara, figlio di Françoise de Chalus, duchesssa di Narbonne-Lara (Colorno, 28.12.1750 - Parigi, 10.5.1834)

  2. Louis Marie Jacques Almaric de Narbonne-Lara, fratello del precedente (Colorno, 23.8.1755 - Torgau, Sassonia, 17.11.1813), che ha fatto molto parlare di sé

  3. Charles Emmanuel Marie Magdelon de Vintimille, da Pauilne Félicité de Mailly, contessa de Vintimille (Versailles, 2.9.1741 - Saint-Germain-en-Laye, 14.2.1814)

  4. Marie Françoise Julie Constance Filleul, figlia di Irène de Buisson de Longpré (castello di Longprè, 15.7.1751 - Parigi, 30.5.1822)

  5. Charles Louis Cadet de Gaussicourt, figlio di Marie-Thérèse Boisselet, madame Cadet (Parigi, 23.1.1769 - 21.11.1821)

  6. Louise Françoise Adélaïde de Saint-Germain, contessa di Montalivet, figlia di Catherine Eléonore Bernard, madame de Saint-Gerain (Versailles, 23.1.1769 - Thauvenay, Cher, 10.3.1850)

Ricordiamo anche il presunto figlio naturale di Luigi Ferdinando (figlio di Luigi XV e padre di Luigi XVI): Auguste d'Adonville, figlio di Marie Anne Françoise de Vidal, madame d'Adonville. Alcuni autori lo vogliono figlio del Delfino, altri di Luigi XV, solo uno lo cita come figlio del suo padre legale.
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 4/1/2014, 16:24     +1   -1




Luigi XV aveva il pensiero della morte fissa nella mente. La morte lo attirava e nello stesso tempo lo spaventava; ne sperimentava l’emozione su un cortigiano, come Nerone il veleno su uno dei suoi schiavi.

Souvré, state invecchiando – disse un giorno bruscamente Luigi XV al gentiluomo con questo nome – dove volete che vi si seppellisca?” e ad un altro che sanguinava dal naso : "Fontanieu, state attento, è un segnale d’apoplessia!”.
Meuse è morto” – disse un cortigiano a cena – “Son passati due anni da quando glielo predissi”, replicò freddamente il Re, poi volgendo lo sguardo verso l’abate de Broglie: “Tocca a voi, ora!” – “Sire, -replicò l’abate – la morte è come la pioggia, quando piove tutti sono bagnati”.
 
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