La Cour Royale

George Villiers, I duca di Buckingham

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marquise de Créquy
view post Posted on 6/11/2013, 00:02     +1   -1




Nelle ridenti campagne dell’Inghilterra Shakespeariana nasce, il 28 agosto 1592 a Brooksby nel Leicester, George Villiers. Figlio di un nobiluomo del luogo dal fantasioso nome di Sir George Villiers (1550-1604) e di Mary (1570-1632), figlia di Anthony Beaumont di Glenfield. Il giovane George viene spedito dalla madre, rimasta vedova, in Francia assieme a Sir John Eliot per essere educato a una vita di corte.

Il piccolo George si distingue presto, buon ballerino, buono spadaccino, conosce un po’ di Francese: insomma per l’epoca uno studente modello. Nel 1614, Villiers, dalla reputazione di “uomo dal più bel corpo di tutta Inghilterra” fu portato dinanzi al Re nella speranza che il sovrano sia affascinato dalla sua persona e lo prenda come favorito diminuendo il potere di Robert Carr, I conte di Somerset. Sarà l’affascinante aspetto, saranno le vere doti di Villiers, sta di fatto che il Re lo prende subito in simpatia e lo chiama “il suo dolce bimbo e moglie”. La relazione personale tra il Re e il suo nuovo favorito è da sempre studio di opinioni controverse. Molte sono le fonti dell’epoca che riferiscono che Villiers fosse di fatto l’amante di Giacomo: Edward Peyton, che era un Cavaliere della Whitehall scriveva nel 1610: “Il Re ha venduto i suoi affetti a Sir George Villiers, con cui vorrebbe una relazione e baciare come una favorita”. Nel 1622 l’ambasciatore Veneziano riferisce come Giacomo non riesca “mangiare, cenare, o rimanere un’ora senza di lui e come lo consideri l’unica sua gioia”. Pure la corrispondenza tra i due fa trasparire la loro equivoca relazione, Giacomo scrive: “Bambino mio dolce e caro ti prego di raggiungere in fretta la casa del tuo caro padre al tramontar del sole”; George accetta il nomignolo firmando la lettera “[il tuo] obbediente figlio e servo e il tuo umile schiavo e dodge (Cane?), Steenie.” In un’altra lettera Re Giacomo termina con: “Che Dio ti protegga, mio dolce bambino e moglie, e garantisca che tu sia sempre un conforto per il tuo caro padre e marito”. Dal canto suo Villiers contraccambia l’amore del Re scrivendo a Giacomo: “ Amo naturalmente la tua persona, e adoro tutte le altre tue parti, che sono molto più di quel che altro uomo possa avere [?]” , “ Desidero solo vivere nel mondo per la vostra grazia (esattamente “sake” grazia, amore, interesse) ” e ancora “Vivo e muoio come vostro amante”.

Villiers fu fatto Cavaliere nel 1615 come “Gentiluomo della Camera”, e fu fatto avanzare di grado nei suoi titoli nobiliari: fu fatto Barone Whasson e Visconte Villiers nel 1616, Conte di Buckingham nel 1617, Marchese di Buckingham nel 1618 e finalmente Conte di Coventry e Duca di Buckingham nel 1623. Buckingham fu insignito del più alto grado al di fuori della Famiglia Reale. Con l’aumentare dei suoi titoli nobiliari, aumenta, ça va sans dire, anche il patrimonio, negli anni ’20 compra York House a Londra.

Dal 1616 Buckingham stabilisce una dominante influenza negli affari con l’Irlanda con l’aiuto di Sir Oliver St John, come Lord Deputy, 1616-22. Poi prende il controllo dell’agricoltura Irlandese, domina il patrocinio Irlandese a Corte, in particolare con la vendita dei titoli e onori Irlandesi e dal 1618 inizia a costruire importanti proprietà in Irlanda per se stesso.

Buckingham sposa la figlia del VI conte di Rutland, Lady Katherine Manners, il 16 maggio 1620, contro il volere del padre. Dal matrimonio nacquero:
  • Mary Villiers (1622 - Novembre 1682)

  • Charles Villiers, conte di Coventry (17 Novembre 1625 - 16 Marzo 1627)

  • George Villiers, II duca di Buckingham (30 gennaio 1628 - 16 aprile 1687)

  • Lord Francis Villiers (1629 - 1648)

Nel 1623 Buckingham accompagna Carlo I, all’epoca Principe di Galles, in Spagna per le negoziazioni di matrimonio che riguardavano l’Infanta Maria Anna. Le negoziazioni furono lunghe e si crede che la rudezza di Buckingham sia la causa del collasso del progetto; l’Ambasciatore Spagnolo chiese al Parlamento di giustiziare Buckingham per il suo comportamento a Madrid, ma Buckingham guadagnò popolarità invocando la guerra con la Spagna a sua volta. Capeggiò altre negoziazioni di matrimonio, nel 1624 la promessa a Henrietta Marie di Francia fu annunciata, la scelta di una cattolica fu largamente condannata.

La popolarità di Buckingham soffrì inoltre quando fu biasimato per il fallimento della spedizione militare sotto il comando di Ernst von Mansfeld, un famoso mercenario tedesco, inviato nel continente per riprendere l’Elettorato del Palatinato (1625), che apparteneva a Frederick V, Elettore Palatino, genero di Re Giacomo I d’Inghilterra. Comunque quando il duca di York divenne Carlo I, Buckingham fu il solo uomo mantenere la sua posizione che ricopriva alla corte di Giacomo.

Buckingham guidò una spedizione per ripetere le azioni di Sir France Drake nel combattere il più importante porto di Cadice e bruciare la flotta nel suo porto. Sebbene il suo piano fosse tatticamente buono, le truppe erano mal equipaggiate, mal addestrate e mal guidate. Arrivati in un capannone pieno di vino, si ubriacarono e l’attacco andò a monte.

Buckingham poi negoziò con il Primo ministro del Re di Francia, il Cardinale de Richelieu, che le navi Inglesi aiutassero il Cardinale nella sua lotta contro i Francesi Protestanti, come ricompensa dell’aiuto francese contro gli spagnoli che occupavano il Palatinato. Sette vascelli da guerra parteciparono nelle operazioni contro La Rochelle e nell’assedio di Saint-Martin-de-Ré (1625), ma il Parlamento fu disgustato al pensiero che i Protestanti Inglesi combattessero quelli Francesi. Buckingham stesso, credendo che il fallimento della sua impresa fosse il risultato del tradimento da parte di Richelieu, formulò un’alleanza tra i molti amici del cardinale, una politica che includeva un sostegno agli Ugonotti che erano stati recentemente attaccati.

Nel 1627 Buckingham guidò un’altra disfatta: un tentativo di aiuto ai suoi nuovi alleati Ugonotti assediati alla Rochelle dove perse più di 4,000 persone su 7,000.
Durante il corso della sua incompetente leadership il Parlamento ebbe il modo di tentare un processo ben due volte, e in entrambi i casi fu il Re a salvarlo dissipando le probabilità di un processo, attirandosi così il biasimo del popolo. Furono stampati notevoli libelli.
Il duca fu assassinato il 23 Agosto 1628 al Greyhound Pub di Portsmouth, città dove era andato per organizzare un’altra campagna. Visse giusto l’attimo di rialzarsi e urlare “Canaglia!” e provò a inseguire il suo aggressore ma cadde subito a terra. L’assassino era John Felton, un ufficiale dell’esercito che era stato ferito nella prima avventura militare e che credeva essere stato scartato dalla promozione da Buckingham. Felton fu impiccato lo stesso anno in Ottobre. Buckingham fu sepolto nell’Abbazia di Westminster.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 00:29
 
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view post Posted on 6/11/2013, 10:47     +1   -1
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CITAZIONE (marquise de Créquy @ 6/11/2013, 00:02) 
Nel 1627 Buckingham guidò un’altra disfatta: un tentativo di aiuto ai suoi nuovi alleati Ugonotti assediati alla Rochelle dove perse più di 4,000 persone su 7,000.

Fu in questa battaglia che morì un uomo di buona e antica famiglia che di per sé non fece molto per farsi ricordare, ma la cui figlia fa parte della storia della letteratura francese: Celse-Bénigne de Rabutin, barone de Chantal, padre di Marie de Rabutin-Chantal, marchesa de Sévigné
 
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