La Cour Royale

Louis de Bourbon, conte di Vermandois,Figlio leggittimato di Luigi XIV e Mme de la Vallière

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Liselotte von der Pfalz
view post Posted on 15/6/2013, 21:50 by: Liselotte von der Pfalz     +1   -1
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Fu Bossuet a portare la notizia della morte di Vermandois alla madre, Suor Luisa della Misericordia; non mi è dato sapere se le avesse detto che era anche alcolizzato

Tradotto e riassunto dalla biografia Madame Palatine di Dirk Van der Cruysse.


Un pampleth attribuito a Bussy-Rabutin, e quindi sovente pubblicato in appendice al suo Histoire amoureuse des Gaules, porta l’interessante titolo di La France devenue italienne avec les autres désordres de la Cour. Tra le altre cose racconta della creazione, attorno al 1680, di una sorta di confraternita omosessuale che parodiava gli Ordini di San Michele e San Lazzaro. Tra i fondatori si fanno i nomi del conte de Guiche, di suo fratello Gramont, di Tilladet, Manicamp, Biran e Tallard. Fu stilata una costituzione di nove articoli e fu deciso che i cavalieri di questo nuovo ordine avrebbero indossato una decorazione con effigiato un uomo che schiaccia una donna sotto ai piedi, su modello di quella dell’ordine di San Michele, dove si vede il santo calpestare il diavolo.

Vi erano quattro grandi maestri, e tra i candidati il quattordicenne Vermandois. Bello e ben fatto aveva preso dalla mamma, anche se era un po’ strabico (nessuno è perfetto). Accettò molto volentieri di essere visitato da uno dei gran maestri di sua scelta, e designò personalmente i suo compagni di gioco. Il piccolo grande ammiraglio faceva una propaganda forsennata al suo nuovo club, e riusciva a trovare dei nuovi iscritti: suo cugino il Principe de La Roche-sur-Yon, futuro Principe de Conti. Come passatempo organizzavano delle serate nei bordelli parigini nel corso delle quali venivano sodomizzate delle ragazze e si davano a dei giochi che il marchese de Sade avrebbe molto apprezzato.

Luigi XIV montò su tutte e furie, lui che aveva sempre avuto in odio tutti gli abitanti di Sodoma, sebbene lo rinfacciasse solo a chi gli faceva comodo. All’inizio del 1682 Francesco Luigi di Borbone-Conti, Principe di La Roche-sur-Yon, con tutto che era nipote del Gran Condé e pronipote di Mazarino, fu spedito in esilio a Chantilly per direttissima; una dozzina di allegri compari fu cacciata da Corte. Ézéchiel Spanheim, ambasciatore del Brandeburgo (e vecchio amico di Madame, Duchessa d’Orléans), scrive in un dispaccio alla corte di Berlino: “La crapula dei giovani signori a Versailles ha contribuito ad allontanarne ancora qualcuno […] di quella truppa, accusato di segni infami di sodomia, e di avervi voluto far entrare il giovane duca di Vermandois, figlio del Re e di La Valliére. Si dice che questa giusta e necessaria severità di Sua Maestà porrà termine a questi brutti vizi”. Vermandois fu convocato dal regal babbo e confessò tutto quello che volevano fargli confessare; dopo una ramanzina che non avrebbe potuto scordare mai fu fustigato davanti al Re e cacciato dalla sua vista.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 15/6/2013, 23:24
 
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