La Cour Royale

Alexanxre-Dominique-Joseph Gonsse de Rougeville

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marquise de Créquy
view post Posted on 14/2/2014, 23:32     +1   -1




Alexandre Dominique Joseph Gonsse de Rougeville nasce il 17 settembre 1751. Suo padre era signore di Wetz, de Rougeville, di Saint-Laurent, d’Athies etc etc.

Entrato il 16 settembre 1767 nei Gendarmi della Guardia, vi resta fino alla riforma di questo corpo e avverrà nel 1776. Poi serve otto anni in America, dal 1776 al 1783, come aiuto di campo del generale Lee e poi del generale Washington. In questa occasione si comporta con merito e si procura diverse ferite, cosa che gli fa meritare di essere ammesso nella “Società di Cincinnato” all’inizio del 1790.

E’ grazie a questa carriera che Rougeville chiede la croce di San Luigi. Il 22 maggio 1791, indirizza una lettera al ministero della guerra:

“Il signor de Rougeville ha l’onore di supplicare Monsieur Duportail, Ministro della guerra, di decorarlo con la croce di San Luigi, come ricompensa di 24 anni [di servizio] effettivo, di cui otto in America durante la guerra. Oltre alle testimonianze a suo vantaggio che il generale Washington a reso a questo servizio, vi è ancora più speranza che questa grazia che l’Assemblea Nazionale ha decretato che i servizi resi presso le potenze straniere amiche della Francia e in particolare in America, saranno reputate servizi resi alla Francia. Questa disposizione, essendo favorevole al signo de Rougeville, si fa un dovere di credere che trovi il ministro molto disposto a procurargli le ricompense che ha meritato.

Le campagne in America sono attestate da tre certificati, uno di M. de Rocheblave, cavaliere di San Luigi, luogotenente del Re, comandante in capo alle Cailles Saint-Louis, il secondo da due membri del Congresso delle Nazioni Unite d’America, e il terzo da M. de Vaudreuil, luogotenente generale delle armate navali, deputato di Castelnaudary.

Dei simili servizi fanno nominare senza difficoltà Rougeville cavaliere di San Luigi (6 ottobre 1791). Il suo nome figura sui registri degli archivi amministrativi della Guerra.
Fino al 10 agosto 1792, è del numero di qui realisti che assicurano volontariamente la difesa di Luigi XVI e della sua famiglia e che i rivoluzionari chiamano i “I Cavalieri del Pugnale”. E’ così che il 20 giugno 1792, Gonsse de Rougeville è a fianco della Regina durante tutta la durata dell’occupazione del castello da parte dei rivoltosi.

Dopo il 10 agosto 1792 riesce a scappare alle ricerche della polizia, sempre prendendo parte ai diversi complotti che hanno per scopo la liberazione del Re e della famiglia Reale. Denunciato nel maggio 1793 viene arrestato il 3 giugno e senza essere stato giudicato è messo in libertà nel giro di otto giorni, non si sa grazie a quale influenza. Poi forma un complotto per portar via Marie-Antoinette alla Concergerie.
Attraverso le relazioni che intraprende col venditore di limonate Michonis, amministratore delle prigioni, può entrare qualche istante nella cella della Regina, lasciarle un garofano contenente un biglietto e di dirle qualche parola. Ma il Comitato di sicurezza generale viene informato,Rougeville, dopo aver trovato un rifugio nelle cave di Montmartre, riesce a raggiungere il Belgio.

Il 12 Ottobre 1793 è a Bruxelles, città in cui il principe di Coburgo aveva ripreso possesso il 15 aprile precedente. Grazie ai sospetti e alle gelosie degli emigrati, è denunciato come una spia delle armate rivoluzionarie, arrestato ed internato nelle prigioni di Treuzenberg; dopo un rifiuto del principe di Coburgo di farlo liberare, imita la firma di quest’ultimo e si fa inviare un corriere che gli permette di uscire di prigione.
Rientrato a Parigi dopo il Terrore nel luglio 1794, incontra negli ultimi giorni del Termidoro anno III (agosto 1795) il convenzionale Guffroy, come lui originario dell’Artois e commette l’imprudenza di raccontargli le sue avventure. E’ denunciato come emigrato, imprigionato e recupera la libertà soltanto in virtù di un decreto del Direttorio del 29 Pratile dell’Anno V, che ratificare un voto del Consiglio dei Cinque-Cento, ottenuto grazie al coraggioso intervento di un deputato realista chiamato Couchery.

Rougeville ritorna a Saint-Laurent, vicino ad Arras, dove ha un castello. Dei viaggi frequenti, specialmente a Parigi, fanno credere che si sia rimesso a cospirare ed è probabile che fu del numero degli affiliati di Cadoudal. In ogni caso viene denunciato come sospetto e si tenta di arrestarlo nel suo castello il 24 ventoso anno XII, durante la notte ma riesce a scappare. Il 6 floreale anno XII si presenta davanti il ministro della giustizia, perora la sua causa ma non riesce ad evitare di essere messo sotto sorveglianza della polizia e Reims come residenza.

Il 23 Ottobre 1806 sposa a Soissons, Mlle Caroline-Angélique Boquet de Liancourt, figlia di Blaise-Louis Boquet de Liancourt, ex deputato dell’Assemblea Nazionale nel 1790, da cui ebbe due figli. Rougeville non farà parlare più di lui fino al 1814 quando l’invasione lo trova nel suo dominio di Bas-Lieu, vicino a Reims. Dai primi giorni di Marzo, quando l’armata russa si ammassa presso la città, un partito di cavalleria francese si impossessa di una lettera compromettente di Rougeville al Principe Volkonki, capo dello Stato Maggiore generale dell’armata Russa. Il 10 marzo, Rougeville compare davanti una commissione militare che lo condanna a morte. Verso le cinque della sera viene fucilato nella Rue Champ de Mars contro il muro del Cimitière du Nord, il suo corpo viene deposto nella Cappella Saint-Croix per essere inumato l’indomani. Sua sorella, Madame Cardon de Flegard, lo avrebbe fatto esumare dalla fossa comune per trasportarlo nella chiesa di Marles, paese di cui suo padre era signore.

La sua vita viene romanzata da Alexandre Dumas sotto il titolo di “Cavaliere di Maison-Rouge”.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 13:51
 
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