La Cour Royale

Charles-Geneviève-Louis-Auguste-André-Thimothée de Beaumont, Cavaliere d'Eon

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marquise de Créquy
view post Posted on 14/7/2014, 19:47     +1   -1




Charles-Geneviève-Louis-Auguste-André-Thimothée d’Eon de Beaumont è nato nell’ottobre 1728 a Tonnerre in Borgogna, nell’Hotel d’Uzès di stile rinascimentale. Suo padre Louis era nobile, avvocato al parlamento, consigliere del Re e direttore dei Domini del Re.

Educato severamente, apprende il latino e le scienze matematiche, prima di arrivare a Parigi e iscriversi al Collegio delle Quatre-Nations per seguire dei corsi di danza, di equitazione, e di esercizi con la spada.
A vent’anni, con un buon diploma in mano, entra nella facoltà di diritto e ottiene i certificati di avvocato un anno dopo nell’agosto 1749. Ereditando poca fortuna alla morte di suo padre nell’ottobre 1749, incontra Berthier che lo aiuta a diventare censore reale.
Si lancia allora nella scrittura (articoli di giornale, saggi, libri) e questo affascinante giovane, fine, intelligente, ha lo spirito vivace, si fa degli amici come il Duca de Penthièvre, il conte de Lauragais, il duca de Nivernais.

Il cavaliere d’Eon fa così la conoscenza con la contessa de Rochefort, una vedova giovane che lo invita ad un ballo di carnevale a Versailles. Tutti si mascherano, Eon vestito da femmina, truccato in modo sapiente….è così che la storia comincia.

Utilizzando le sue capacità di mascheramento, Luigi XV lo arruola nel “Secret du Roi”, organismo di spionaggio diretto dal Principe de Conti. L’alleanza dell’Inghilterra e della Prussia minaccia l’accordo con la Russia. Eon, diventato Lia de Beaumont, è spedito in Russia nel luglio 1755, ad accompagnare Douglass Mackensie, agente segreto scozzese e geologo.
Douglass viene rispedito a casa e tocca dunque a Lia avvicinarsi alla zarina e consegnarle una lettera del Re di Francia.

Lia introdotta alla corte come lettrice, consegna il prezioso documento alla zarina e poi riporta, tre mesi dopo, la risposta al Re di Francia. Nelle sue frasi lei vuole allearsi con la Francia contro la Prussia e l’Inghilterra ma bisogna che ci si sbarazzi della Sublime Porta. Viene inviato di nuovo ufficialmente Douglas Mackensie seguito da vicino da un Cavaliere….Eon!
Con il suo temperamento bollente, il cavaliere porta a termine perfettamente la sua missione e la zarina ne è conquistata. Di ritorno in Francia, malgrado una gamba rotta, Eon presenta al Re il piano d’attacco della Russia contro la Prussia e annuncia la battaglia persa dei Prussiani contro gli Austriaci. Il Re contento gli offre una pensione di 3,000 lire e una tabacchiera d’oro.

Nominato luogotenente nei Dragoni nell’agosto 1757 è costretto al riposo, scrive diversi saggi di finanza dei Paesi, apprende la disfatta dell’armata franco-austriaca e il gelo che regna tra le due corti di Francia e la Russia (il Re di Francia non aveva accettato di essere il padrino del nipote della zarina). Il cavaliere fa allora il suo terzo viaggio in Russia per salvare la situazione. Nominato segretario d’ambasciata, prende il posto dell’ambasciatore in carica, inefficace e troppo spendaccione. Stabilitosi a Corte la Zarina gli propone di restare in Russia, ma declina l’offerta accettando in cambio un grado di capitano colonnello generale dei Dragoni.

Dopo quattro inverni passati in Russia, deluso dal barone de Breteuil, nuovo ambasciatore, Eon entra in Francia nell’estate del 1760, malato di vaiolo ma munito di raccomandazioni e di complimenti per il suo lavoro, il suo buon contegno, la sua padronanza di fronte al suo avversario.

La guerra scoppia in Germania e il Reggimento d’Eon non fa la sua parte; si arruola quindi sotto gli ordini del Conte de Broglie. All’armata, malgrado la protezione del Conte, raccoglie le prime maldicenze che dicono che è: “ un poco di buono, pericoloso, dotato di una grazia di giovane donna”, e pertanto riusciva in missioni pericolose mentre altri esitavano e tergiversavano come il conte de Guerchy. La zarina muore e la Grande Caterina è favorevole ai prussiani: la pace con l’Inghilterra è indispensabile.

Nel settembre 1762, il Duca de Nivernais nominato ambasciatore e il suo segretario il Cavaliere d’Eon, sbarcano in Inghilterra. In questa occasione Eon si sorpassa. Apprezzato a Corte, in odore di santità presso il Re Giorgio III, riesce a sottrarre le carte che riguardano il trattato di pace (definitivamente firmato nel febbraio 1763) per inviarli d’urgenza a Choiseuil al fine di negoziare meglio. Al suo ritorno a Versailles, Eon viene accolto con un’ovazione e riceve una gratifica (un anno di stipendio), un brevetto di Cavaliere dell’Ordine di San Luigi e gli elogi del duca de Nivernais.

Il cavaliere, di ritorno in Inghilterra, sostituisce il duca de Nivernais malato e riceve un’altra missione: verificare lo stato delle coste inglesi, allo scopo di organizzare uno sbarco e conquistare questo paese.

Il cavaliere conduce una vita fastosa con i suoi ventidue domestici, dodici cavalli di scuderia e dei ricevimenti tutti i giorni ma le cose si guastano quando implora la Francia di aiutarlo nelle sue finanze. Il ministero rifiuta, Eon si sente messo da parte, non amato. La situazione si fa più critica con l’arrivo del nuovo ambasciatore, il conte de Guerchy,nemico del cavaliere; riceve così delle lamentele e il suo richiamo in Francia. Eon fa le orecchie da mercante e riesce a farsi provocare durante una cena: si batte e viene disonorato; si maschera e perde la faccia davanti a tutta Londra!

Dopo un avvelenamento e una visita al suo domicilio, Eon ri rivolge al Re in persona. Minacciato di estradizione in Inghilterra, e di essere rinchiuso alla Bastiglia, Eon resta a Londra e conserva con cura i documenti segreti. Siamo il 31 dicembre 1763.
Eon viene allora degradato e accusato di lesa maestà per aver mal accolto gli inviati del Re che volevano recuperare le carte segrete, in Inghilterra tutto il popolo sostiene il cavaliere. Nel frattempo Eon che non dà sue notizie, scrive un volume di 400 pagine, dove tratta Guerchy da poltrone. In Francia gli si sopprime la sua pensione agli Affari Esteri. Guechy rende la vita del cavaliere dura, arriva perfino ad organizzare un attentato contro di lui, Eon reclama dal canto suo l’aiuto della Francia altrimenti divulga tutti i segreti dello Stato. Deve comparire davanti la giustizia e quindi si nasconde da un amico sotto l’aspetto di una vecchia donna. Una mano provvidenziale si presenta ad Eon nella persona di Vergy, scrittore di libelli che giura, davanti al tribunale che Guerchy lo ha iniziato all’attentato, Guerchy viene quindi giudicato colpevole il febbraio 1765. Eon esulta, si calma e coopera con la Francia. Riceve di nuovo la sua pensione, ma davanti alla mancanza di soldi, vende qualche carta segreta a ciascun inviato del Re di Francia.

Il Cavaliere da questo momento si veste da donna. Un bel giorno del novembre 1773 Eon riceve un corriere che lo obbliga a vestirsi definitivamente e per sempre da donna se vuole ritornare in Francia. E siccome è ancora una spia, riceve una nuova missione: recuperare le Memorie di Mme Du Barry (sulle sue prodezze a letto con il Re) scritte da Théveneau de Morande, autore di scandali. Eon mercanteggia (800 lire che il Re non è pronto a pagare), ma due emissari francesi che sbarcano, di cui uno è Beaumarchais, fanno bruciare le Memorie.

Quando il Re muore nel maggio 1774, il “Secret du Roi” non ha più ragione di esistere. Luigi XVI ammette di lasciare entrare la “Cavaliera” in cambio della consegna dei documenti e della gratifica di 12,000 lire, ma si ravvede ricevendo un memoriale completo scritto nel gennaio 1775, che contabilizzava le spese occasionate e non rimborsate dall’inizio delle sue missioni in Russia: il totale ammontava a 318,000 lire.

Alla fine, nel gennaio 1777 il cavaliere accetta tutte le condizioni, qualunque siano, fa i suoi bagagli, e parte vestito da donna….vestita con il costume dei Dragoni.

A Tonnere in agosto è accolto con esaltazione. Le sue ultime ore da uomo sono arrivate, sul cammino per Versailles si ferma dal suo amico Berthier che lo sprona a portare abiti femminili: “La vostra carriera politica e militare è finita. La vostra gloria di ragazza comincerà”.
Per apparire a Corte, la Regina che ha avuto pietà di lui, gli fa pervenire un buono di 24,000 lire al fine di costituire il suo guardaroba. L’apprendistato è difficile, i tacchi alti e le scarpe appuntite non facilitano lo sforzo, senza parlare delle conversazioni femminili sulle stoffe, le pettinature e le parure! Il cavaliere è presentato a Corte il 23 novembre 1777, vestito da Rose Bertin, con abito con panier, frou frou e ventaglio, tutta l’assemblea è ilare. “non si può prendere questo travestito per una donna con le braccia pelose e muscolose, la sua barba sotto la cipria e i suoi gesti bruschi”. E’ invitato dappertutto, sempre vestito di nero, salendo i gradini quattro a quattro, sedendosi a gambe aperte.

Quando la scoppia la guerra in America, Eon vuole farsi arruolare, ma non avendo risposta, minaccia allora di ripartire per l’Inghilterra e riceve così l’ordine di esilio per la Borgogna. Il cavaliere fa ancora una volta le orecchie da mercante e invece di riparare nella regione designata, passeggia per le vie con l’uniforme dei Dragoni! Arrestato il 20 marzo 1779, dopo un passaggio in un convento dell’Auxerre, poi una prigione dorata a Digione, viene rispedito a Tonnerre con il divieto di uscire e di portare per sempre gli abiti femminili.
Per tenersi occupato si occupa delle sue terre, pianta dei vigneti e si costituisce un albero genealogico con degli avi prestigiosi, dossier che verrà rifiutato davanti il tribunale. Aiuta le persone del suo villaggio e passa delle sere mondane, intramezzate dalla lettura, fino al 1783 quando il Re lo lascia ritornare a Parigi. Quando il proprietario del suo appartamento londinese gli reclama gli affitti, con pena di vendere tutti i suoi beni alle aste ( libri, biblioteche e documenti segreti), ritorna a Londra nel 1785, munito di un accordo ministeriale, un passaporto e 6,000 lire. Decide di rimanere in Inghilterra dove le persone lo conoscono e lo amano.


Per sopravvivere, fa delle rimostranze, delle dimostrazioni, dei duelli dove riesce a guadagnare circa 400 lire. Durante una rimostranza, il Cavaliere d’Eon incrocia la spada con il cavaliere di Saint Georges e il principe di Galles, poi si rassegna a vendere una parte della sua biblioteca nel maggio 1791. Sfortunatamente per lui, si apre in Francia “l’armoire de fer” dove sono contenute i documenti segreti del Re. La sua casa di Tonnerre viene setacciata, vi sono scoperti nove cartoni di documenti ed un pacchetto di lettere sigillate con la ceralacca.

Durante i duelli che continua portare avanti per racimolare qualche soldo, una lama lo trafigge nell’agosto 1796 e passa quattro mesi tra la vita e la morte e resta paralizzato. A 69 anni, non si batte più, viene ospitato da un’amica fino al 1804 quando la polizia lo cerca per il pagamento dei suoi debiti. Dopo cinque mesi di prigione, liberato grazie ad un curato francese, gli rimangono solo due ricordi: la sua croce di San Luigi decorata di diamanti e la tabacchiera in oro ricevuta da Luigi XV che va a depositare al banco dei pegni. Malato, infermo, il Cavaliere d’Eon, si spegne nel sonno il 21 maggio 1810.

Durante la sua toilette mortuaria, la sua vecchia amica scopre il suo vero sesso d’uomo! L’autopsia confermerà che Charles-Geneviève è di sesso maschile.

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 00:59
 
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