La Cour Royale

Maria Anna Cristina di Baviera, Delfina di Francia. Moglie di Luigi il Gran Delfino

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view post Posted on 1/4/2013, 19:40     +1   -1
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La famiglia dei Wittelsbach è da sempre una delle prime famiglie nobili europee, e alcuni dei suoi rami (ossia quelli cattolici) vantano il primato di essere tra le più antiche della cristianità. È dal ramo cattolico degli Elettori di Baviera che balza a Versailles una donna dal destino altalenante: nata a Monaco il 28 novembre 1660, la piccola Marie Anne Christine Victoire Josèphe Bénédictine Rosalie Pétronille diventerà Delfina di Francia, e sarà letteralmente schiacciata dall’esserlo. Ha un nome a cannocchiale, firma il suo contratto di matrimonio come “Marie Anne Chrestienne”, che peraltro sono i tre nomi con i quali era abitualmente chiamata a Versailles, ma alle sue esequie verrà nominata per esteso. In realtà non siamo nemmeno certi del giorno di nascita, perché alcune fonti riportano il 17, altre il 18 e altre il 28, ma tutto sommato può non essere così importante. Siamo invece sicuri che i suoi genitori fossero Sua Altezza Elettorale Ferdinando Maria, duca di Baviera ed elettore del Sacro Romano Impero, e Enrichetta Adelaide, principessa di Savoia, a sua volta figlia di Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia, detta Madame Royale, figlia di Enrico IV.

La piccina si trova ad essere promessa in tenera età al quasi coetaneo Luigi, Delfino di Francia: cosa molto facile, in quanto il modus operandi del Re Sole prevedeva di sposare ogni membro della famiglia in maniera utile all’accrescimento territoriale della Francia, futuro o immediato che fosse; allo stesso scopo aveva già fatto sposare qualche anno prima al fratello Philippe un’altra Wittelsbach, ma del ramo protestante: Élisabeth-Charlotte von der Pfalz; senza contare che l’articolo 7 del trattato di alleanza franco-bavarese stipulato nel 1670 prevedeva già il matrimonio del Delfino. L’educazione di Maria Anna Cristina sarà da subito molto curata, visto il suo ruolo futuro: parlava perfettamente italiano e francese oltre al tedesco, e conosceva il latino.

Le trattative furono serrate perché all’inizio del 1679 la salute del padre di Maria Anna declinò velocemente, e morì il 29 maggio. Colbert de Croissy fu inviato a Monaco per esaminare la principessa e condurre i negoziati; scrive al Re in una lettera datata 11 novembre 1679: “[...] Più si vede la principessa e più la si trova amabile. La sua dolcezza va di pari passo con una certa vivacità. È dotata di molta bontà, ragione e finezza; è molto pia e piena di carità, ed ha delle virtù che la corte le riconosce con rispetto [...]”; è un modo elegante per dire che la futura Delfina è brutta ma buona. Poco importa, visto che il suo futuro marito aveva già dichiarato di avere talmente fretta di sposarsi che si sarebbe preso anche una bruttona, a patto che fosse virtuosa e intelligente. Finalmente, fissata la dote in 300000 livres in oro e altrettante in gioielli, il matrimonio si celebra per procura a Monaco il 28 gennaio 1680, e di persona a Châlons-sur-Marne il 7 marzo: è la prima Delfina in Francia dopo Maria Stuarda, nel 1558. La giovane fa il suo ingresso trionfale a Strasburgo il 21 febbraio, le gazzette lodano il fuoco dei suoi occhi e il suo spirito, m.me de Sévigné scrive alla figlia che “Il viso non le dona, ma il suo spirito le va perfettamente bene”. La Corte scopre con soddisfazione che la Delfina, oltre a “sapere tre o quattro lingue” (Sévigné dixit) sa anche ballare (fattore importantissimo alla Corte di Luigi XIV), cantare “con metodo”, suonare delicatamente il clavicembalo e disegnare. Perfino Liselotte, la moglie del fratello del Re, e cugina in diversi modi e diversi gradi della Delfina, dopo aver superato lo choc di avere vicino un membro della famiglia che ha fatto dei torti alla sua, si convince che le sarebbe potuta andare peggio, e col tempo stringe amicizia con questa nuova nipote. Lo scorno di non essere riuscita a far sposare il Delfino con la sua figlioccia e cugina, Sofie Charlotte di Hannover (detta Figuelotte) le passerà qualche tempo dopo, quando nel 1684 Figuelotte sposerà Federico I di Prussia e diverrà regina lo stesso.

La salute e il carattere della regina Maria Teresa facevano sì che la Corte mancasse di una prima dama rappresentativa: la seconda dama del regno era Liselotte, la Duchessa d’Orléans, ma la sua natura la inclinava più verso il muratore che ad essere una signora dei salotti. Il lavoro, per così dire, che a livello sociale sarebbe toccato in sorte alla Delfina sarebbe stato proprio quello di tenere un circolo, a difetto della suocera e della di lei cognata. Maria Anna Cristina aveva tutti i numeri per riuscire, tranne quello fondamentale: il gusto per l’apparato; preferiva passare le giornate nella tranquillità, in compagnia della sua cameriera tedesca (ma probabilmente di origine italiana), Barbara Bessola, con la quale era stata allevata. Peggio che mai, tra loro parlavano solo in tedesco, anche davanti al Delfino, che si stancò presto della situazione e andò a cercare migliori fortune femminili in giro per la Corte, trovando comunque il tempo di sfornare tre figli -tutti maschi, per giunta- con la sua legittima sposa. Luigi XIV era esasperato dalla situazione, e propose alla nuora di far sposare la Bessola con homme de qualité (in sostanza un cortigiano volenteroso che accettasse il matrimonio per fare un favore al Re e al Delfino), ma la Delfina declinò graziosamente l’offerta perché “il cuore di Bessola sarebbe stato diviso tra lei ed il marito” (così ci racconta nei suoi Souvenirs m.me de Caylus, pettegolissima ed intrigante cugina di m.me de Maintenon). Luigi XIV non si diede per vinto, e cercò di forzare la nuora a tenere la propria corte, organizzando divertimenti, giochi e lotterie nei suoi appartamenti: a nulla valse lo sforzo, e vista la scarsa risposta di Maria Anna Cristina il re si stancò di lei, la lasciò gradatamente da parte e tutto il resto della Corte fece altrettanto. M.me de Caylus sostiene, a parziale discolpa della Delfina, che il suo stesso carattere la spingesse ad allontanarsi dal mondo fatuo e falso della Corte.

La Delfina non aveva quello che si può definire un carattere forte, e probabilmente nemmeno della discrezione: la sua amicizia con Liselotte era forte al punto che si davano del tu, e entrambe demolivano quando potevano quella che consideravano la loro comune nemica, quella che Madame chiamava senza tanti mezzi termini “la Vecchia Mona” o “la Vecchia Troia”: m.me de Maintenon, la grande amica (per usare un eufemismo) del Re Sole. Solo diversi anni dopo la morte della Delfina Liselotte scoprirà che, o per debolezza o per calcolo sperando di rientrare nelle grazie del Re tramite m.me de Maintenon, ogni singola parola dei loro discorsi veniva prontamente riportata alla Vecchia Mona.

Mentre Luigi il Delfino si consolava allegramente con le amiche della sua sorellastra Marie-Anne de Bourbon, Principessa di Conti (figlia del Re e di m.me de La Vallière), la Delfina si intristiva e si chiudeva sempre più. Perfettamente conscia di essere brutta, sapeva altrettanto bene che a Corte si era apprezzati solo se si era belli; la sua salute iniziava a peggiorare, vuoi per un fattore psicosomatico vuoi per problemi reali, ma in qualsiasi caso le rendeva sempre più impossibile tenere una corte, anche se lo avesse voluto davvero. Poiché le venivano contestate anche le malattie, un giorno disse: “Bisognerà che muoia per giustificarmi!”.
Nonostante l’allontanamento del marito ebbe diverse gravidanze, delle quali almeno sei terminarono con aborti, e dalle tre portate nacquero:
  • Luigi, Duca di Borgogna, che sposerà la pluricugina Maria Adelaide di Savoia e sarà il padre di Luigi XV;

  • Filippo, Duca d’Angiò, che salirà al trono di Spagna come Filippo V e che sposerà in prime nozze Maria Luisa Gabriella di Savoia, sorella della Duchessa di Borgogna, e poi Elisabetta Farnese;

  • Carlo, Duca di Berry, che sposerà la cugina Marie-Louise-Élisabeth d’Orléans, figlia del futuro Reggente.

Maria Anna Cristina di Baviera morirà a Versailles il 20 aprile 1690, per cause che possono comprendere una tubercolosi come un ascesso al basso ventre.

Detiene un curioso primato: è la prima donna ad avere partorito al castello di Versailles.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 30/4/2018, 11:40
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 1/4/2013, 19:50     +1   -1




Eppure dal ritratto postato non sembra così brutta :huh:
 
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view post Posted on 1/4/2013, 19:58     +1   -1
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Piccinina, ho scelto il più carino. Guarda questi:






Edited by Liselotte von der Pfalz - 30/4/2018, 11:49
 
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Cartaphilus
view post Posted on 1/4/2013, 20:32     +1   -1




E' la sorella maggiore della mia cara Violante Beatrice :)
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 1/4/2013, 20:32     +1   -1




Ok non era questa gran bellezza...te lo concedo, certo che fu una bella faccia di bronzo nei confronti di Liselotte
 
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view post Posted on 5/1/2014, 12:18     +1   -1
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François de Troy, ritratto postumo della Delfina di Baviera

Duchess_Maria_Anna_Christina_Victoria_of_Bavaria,_%27la_Grande_Dauphine%27.

 
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marquise de Créquy
view post Posted on 5/1/2014, 21:14     +1   -1




La Delfina di Baviera occupa nel 1682 un appartamento nell'Aile des Princes, al primo piano con vista sull'Orangerie


L'anno seguente con la morte della Regina, prenderà possesso degli Appartamenti della Regina, a dircelo è Mademoiselle de Montpensier:

"Quando arrivai a Parigi, la stagione era avanzata e i piaceri erano sospesi per la morte della Regina, vi era solo questa circostanza che la ricordava e il lutto: senza ciò sarebbe stata dimenticata. Madame la Delfina occupò il suo appartamento."
 
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