La Cour Royale

Jean-Frédéric Phélipeaux de Maurepas.Il "Mentore" di Luigi XVI

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marquise de Créquy
view post Posted on 6/5/2014, 20:14     +1   -1




Jean-Frédéric Phélypeaux de Maurepas nasce a Versailles il 9 luglio 1701, figlio di Jérome Phélypeaux, conte de Pontchartrain, Segretario di Stato al Dipartimento della Marina e alla Real Casa.

Alla tenera età di 14 anni e mezzo Maurepas succede nella seconda delle cariche sopracitate al padre, fatto dimissionare in suo favore per sbarazzarsene. Il marchese de La Vrillière si incaricò di dirigere il dipartimento educando allo stesso momento il giovane, che divenne in seguito suo genero sposando, il 19 marzo 1718 sua figlia, Marie-Jeanne Phélypeaux de La Vrillière. (1704-1793).

Maurepas prese infine definitivamente le sue funzione alla Real Casa, con supervisione degli affari con il Clero e di Parigi, nel 1718, all’età di 17 anni.
Il 16 agosto 1723 divenne Segretario di Stato al Dipartimento della Marina in sostituzione a Fleurieau de Morville, nominato agli Affari Esteri al posto del Cardinale Dubois che era morto. Restò in carica fino al 23 aprile 1749. Fu durante questa carica di Segretario di Stato che un forte francese della Nuova Francia fu nominata in suo onore, il Fort Saint-Fréderic. Utilizzò il mercante Vincent de Gournay, in piena guerra per fare dello spionaggio in Inghilterra, in Olanda e negli Stati Tedeschi.

Autenticamente interessato alle scienze, amico di Maupertuis, lo inviò in Lapponia per fare una serie di rilevazioni e di studi. Fece lavorare le migliori menti per migliorare le tecniche di navigazione e di costruzione navale. Fu un ministro della marina discreto ma molto efficace, battendo un record di longevità. E’ con molto talento che utilizza dei crediti insufficienti per modernizzare la Marina Reale dagli anni 1730-1740. Visita i porti, incontra i costruttori e favorisce la nascita delle nuove tecniche di costruzione. Fa risalire a poco a poco il numero dei vascelli e delle fregate, restate a lungo ad un basso livello a causa della crisi finanziaria della fine del Regno di Luigi XIV. E’ a lui che si deve l’apparizione dei vascelli a 74 cannoni che sorpresero la Royal Navy per la loro potenza di fuoco e la loro facilità da manovrare durante la guerra di Successione dell’Austria (1741-1748).

Maurepas dirige al meglio la marina durante questo conflitto nonostante la Royal Navy avesse un vantaggio in numero di unità pari a 2 a 1. L’inizio della guerra è segnata da una disfatta francese: la presa della fortezza di Louisbourg nel 1745 che difende l’entrata del Saint-Laurent e del Canada. La fortezza si lascia sorprendere da uno sbarco improvviso. Maurepas decide subito di inviare una potente flotta per riprendere Louisbourg: 55 (o 60) bastimenti che portavano 3,500 uomini di truppa scortati da 10 vascelli, 3 fregate e 3 navi bombardiere, comandate dal duca d’Anville. Il piano, molto ambizioso, prevedeva pure di riprendersi Port-Royal, l’antica capitale dell’Acadia diventata Annapolis e niente di meno che la distruzione della città di Boston. La spedizione si trascina in un’interminabile traversata dell’Atlantico (dal 22 giugno al 12 settembre 1746) ed sorpresa da una terribile tempesta al suo arrivo sul luogo. La sfortuna non sembra finire visto che di seguito l’equipaggio si prende lo scorbuto; poi viene intossicata per il cattivo stato dei viveri. Il duca d’Anville muore per un attacco di apoplessia. Il capitano che lo sostituisce; La Jonquière, ritenta il piano con 4 vascelli e quello che resta dell’equipaggio. Un’altra volta il piano fallisce e la flotta deve rientrare. Louisbourg resterà nelle mani Inglesi fino alla fine della guerra e sarà scambiata con Madras, grossa colonia inglese nell’India.

Maurepas era dotato di un’intelligenza viva e di una grande finezza ma era frivolo ed egoista come osserva per esempio Mme de Tencin. Ironico, mordace, sarcastico, faceto “non era quello che si poteva chiamare cattivo”, scrive il barone de Besenval, ma non resisteva dal piacere di pronunciare qualche buona frase. Di aspetto banale e basso, si sforzava di compensare la mediocrità del suo fisico attraverso la cura del suo abbigliamento e un’affettazione di rigidezza e gravità. Non era molto colto, era dotato di ottima memoria e un vero talento per la conversazione. Intuitivo ci dice di lui l’abate de Véri: “il suo giudizio sugli uomini era raramente sbagliato”, ma mancava spesso di seguire le sue intuizioni.

Mme de Châteauroux lo detestava e lo chiamava “il conte de Faquinet”(Furfantello). Caduto malato a Metz, Luigi XV l’aveva licenziata in un eccesso di devozione, ma riallacciò con lei il legame una volta ristabilito e fu Maurepas che fu incaricato di portarle la lettera del Re che glielo annunciava. La duchessa si ripropose di farlo licenziare senza ritardare un momento ma non ebbe il tempo dato che morì poco dopo, coincidenza strana che portò a parlare di avvelenamento.

Con Mme de Pompadour, il carattere faceto di Maurepas emerse e lo spinse a ripetere i libelli diffusi contro la favorita. Incaricato di perseguitare gli autori, lo si accusò di cercarli con poco zelo se non essere l’autore di certe canzoni. Una di queste accuse sembrò più seria delle altre: Maurepas cadde in disgrazia nel 1749 e esiliato a 40 leghe da Parigi.

Dapprima scelse Bourges, di cui il cardinale-arcivescovo Monsignor de La Rochefoucauld, era suo cugino, alloggiando in un piccolo padiglione, dependance del palazzo arcivescovile. Fu là che legò con l’abate de Véri, allora gran vicario. Poi, nel 1752, ricevette l’autorizzazione di dimorare nel suo castello di Pontchartrain, in seguito gli fu notificato, nel 1756, che il suo esilio si tramutava in un’interdizione di apparire a Corte.

Venticinque anni più tardi, alla salita al trono, nel 1774, Luigi XVI nomina Maurepas Ministro di Stato. Non fu mai nominato Primo Ministro in titolo, ma ne ebbe la presenza al Consiglio. Lui stesso si presentava come “Mentore” del giovane Re. “Il conte de Maurepas – nota il principe de Montbarrey – al primo quarto d’ora della sua installazione ebbe l’aria di colui che non aveva mai lasciato la sua carica”.
La vendetta di Maurepas fu quella di far cadere il triumvirato impopolare legato alla Corte di Luigi XV, composta dal Cancelliere Maupeou, dal controllore generale de Terray e dal segretario di Stato d’Aiguillon (uno dei suoi nipoti), che da tre anni, lavorava, non senza successo al ristabilimento delle finanze e del potere reale. Maurepas fece nominare Turgot alle finanze, il popolarissimo Malesherbes alla Real Casa e il conte de Vergennes agli Affari Esteri.

Commise l’errore di richiamare i Parlamenti, che erano stati sospesi da Maupeou nel 1771, rimettendo all’opera il peggiore nemico del potere reale. Geloso del suo ascendente su Luigi XVI, intrigò contro Turgot la cui disgrazia nel 1776 fu seguita dopo sei mesi di disordini la nomina di Necker. Nel 1781, Maurepas si disfece di Necker come fece con Turgot.

Morì a Versailles il 21 Novembre 1781 all’età di 80 anni. La sua erede universale fu Adélaide-Diane-Hortense Mancini-Mazarini (1742-1808), duchessa de Brissac per il suo matrimonio con Louis-Hercule-Timoléon de Cossé-Brissac, figlia di Hélène-Angélique Phélipeaux de Pontchartrain (1715-1782).

Edited by marquise de Créquy - 16/11/2014, 01:00
 
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