La Cour Royale

Henriette-Anne d'Angleterre, duchesse d'Orléans, "Minette"

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Cartaphilus
view post Posted on 13/1/2013, 21:30     +1   -1




Minette-Stuart
Henriette Stuart (il nome Anne sarà aggiunto più tardi in onore di Anna d'Austria), ultima figlia di Carlo I d'Inghilterra, nasce a Exeter il 16/26 giugno 1644. Siamo in piena guerra civile e la madre di Henriette, la regina Enrichetta Maria, ha ben altre cose a cui pensare: appena ripresa dal parto (piccola curiosità: la levatrice è Mme Péronne, la stessa che ha aiutato a nascere i figli di Anna d'Austria) lascia la bimba alle cure di una governante, e a fine luglio, quando Henriette viene battezzata solennemente (con rito anglicano) nella cattedrale di Exeter, Enrichetta Maria è già in Francia. Carlo I riesce a passare da Exeter in settembre, accompagnato dal quattordicenne principe di Galles, il futuro Carlo II: che adorerà la sorellina, da lui affettuosamente ribattezzata Minette.

Per fortuna di Henriette, la governante alla quale è stata affidata (Lady Dalkeith, in seguito Lady Morton) è una donna energica, intelligente e di una fedeltà a tutta prova. Non solo cura Henriette meglio di quanto avrebbe saputo e potuto fare Enrichetta Maria, ma riesce a farla fuggire dall'Inghilterra quando le cose volgono al peggio.

Ai primi d'agosto del 1646, una mendicante gobba con in braccio un bimbetto cencioso di nome Pierre s'imbarca a Dover sul battello di linea per la Francia. Il bimbetto continua a gridare a tutti che non è affatto Pierre, che è la principessa! Per fortuna nessuno gli dà retta. Quando il Parlamento si accorge della fuga Henriette è già al sicuro.

In Francia viene accolta bene, come già sua madre (che, non dimentichiamolo, è figlia di Enrico IV); ma la situazione si degrada rapidamente. In Francia scoppia la Fronda, nessuno ha più tempo di badare agli esuli inglesi. Al momento della fuga della corte a Saint-Germain, nel gennaio 1649, Enrichetta Maria non viene nemmeno avvertita. Del resto sono sei mesi che non riceve più la pensione concessale dal governo francese. Abita al Louvre, ma non ha neanche la legna per accendere il camino. Nella città assediata, tutti gli inglesi (e anche Mme de Motteville) si rifugiano al Louvre. Poi, il 19 febbraio, arriva un messaggero dalla corte: Carlo I è stato decapitato.

Tocca a Lord Jermyn, favorito della regina, darle la notizia. Enrichetta Maria impietrisce e rimane muta e immobile - per ore. Poi si rifugia dalle Carmelitane del Faubourg-Saint-Jacques. Dopo qualche giorno il suo confessore riesce a convincerla a tornare al Louvre.

Henriette non ha ancora cinque anni. Da allora vivrà con la madre tra Parigi, Colombes, e Chaillot (dove Enrichetta Maria fonda un convento di Visitandine). Qualche visita di Carlo, qualche ballo a corte, cerimonie, liti di precedenza, umiliazioni. Lady Morton, in dissidio con la regina per questioni religiose, è tornata in Inghilterra, dove muore nel 1654. Carlo II, senza trono, e il duca di York, futuro Giacomo II, fanno la vita dei mercenari. Carlo cerca di sposare prima Mademoiselle de Montpensier e poi Ortensia Mancini. Mazarino si allea con Cromwell. Poi, improvvisamente...

Poi, improvvisamente, quasi senza colpo ferire, Carlo ritorna sul trono d'Inghilterra. Henriette diventa un buon partito. Suo cugino Philippe insiste per sposarla. Non che sia innamorato, anche se probabilmente lo crede e riesce a farlo credere (come sapete, il ragazzo aveva capacità mimetiche non indifferenti): quel che gli preme è avere una casa propria, appannaggi, eredi... e per questo ha bisogno di una moglie. Luigi gli dice cose carine, tipo “Avrete la principessa perché nessuno la vuole” oppure “State per sposare tutte le ossa [del cimitero] dei Santi Innocenti” (Henriette è magrolina), ma anche lui è interessato all'alleanza inglese. Il matrimonio viene celebrato il 31 marzo 1661. Monsieur Philippe diventa padrone di qualcosa che il re non ha: una moglie affascinante, brillante. Insieme, sono la coppia più bella della corte.

Il 29 aprile, il re invita i duchi d'Orléans (soprattutto la duchessa) a Fontainebleau. I mesi seguenti sono rimasti nella memoria della corte come una perduta età dell'oro. Tutti sono giovani e belli, le feste meravigliose. Henriette è di fatto la prima dama del regno. Poi le versioni divergono: per stornare sospetti e gelosie, Henriette ha consigliato a Luigi di fingersi innamorato di una sua damigella d'onore: la scelta è caduta su Louise de La Vallière, e... Oppure Henriette si è innamorata del conte de Guiche, favorito di Philippe, e il re per dispetto ha finito per interessarsi a Louise de La Vallière. Ma il risultato è lo stesso: la stagione felice è finita, e non si ripeterà. Henriette è incinta; è la prima di una serie di gravidanze (non tutte condotte a termine) che la sfiniranno. Henriette ha diciassette anni.

Qualche anno dopo, nel 1664, Henriette ha cominciato a lavorare con Mme de La Fayette al progetto che noi oggi conosciamo come Vie de la princesse d'Angleterre, oppure Histoire de Madame. A quello vi rimando per i dettagli, io faccio troppa fatica a seguire i vari intrighi che racconta.

Non si può negare che Henriette si sia comportata in modo sventato, leggero. Uno degli effetti collaterali del suo comportamento è che si è alienata la simpatia di Anna d'Austria, ovvero della persona che ha più influenza al mondo su Philippe. E quando Anna muore, Philippe trova presto qualcun altro a cui obbedire: il favorito tremendo, Philippe de Lorraine.

Henriette può sempre contare su suo fratello: Carlo II la riconosce come intermediaria ufficiale, e spesso ella conduce, con sicura capacità diplomatica, negoziati dei quali nemmeno gli ambasciatori sono a conoscenza. Questo però non vuol dire che Carlo la metta al corrente di tutto.

Con Philippe ci sono state spiegazioni, litigi, rappacificazioni, ancora litigi. Henriette si rende perfettamente conto che il marito è geloso del suo ruolo a corte, geloso della stima di cui gode, geloso dell'affetto di Luigi e di Carlo. Quando Luigi fa arrestare Lorraine, Philippe decide di credere che Henriette ha il potere di farlo tornare, e inizia una persecuzione sistematica per “convincerla” (per parte mia, ho sempre pensato che se davvero Lorraine fosse riuscito a farli separare, come si vantava, sarebbe stato meglio). Enrichetta Maria, che in quanto regina aveva una certa influenza su quello snob del genero, è morta (per overdose di sonnifero/idiozia del medico) nel 1669.

Nel 1670, Henriette ha un ruolo determinante nella conclusione del trattato segreto di Dover, col quale Carlo II s'impegna a)a dichiarare guerra all'Olanda b)a convertirsi al cattolicesimo. Ed è a Dover che Henriette vede per l'ultima volta suo fratello. Il quale le riserva una splendida accoglienza e le chiede in dono Louise de Kéroualle (bisogna dire che questa volta Henriette si ricorda delle responsabilità che ha nei confronti di una damigella d'onore, e rifiuta).

Henriette sbarca di nuovo in Francia il 12 giugno, arriva a Saint-Germain-en-Laye il 18, e si ritrova subito intrappolata tra il favore del re e l'odio massacrante del marito. Verso la fine di giugno comincia a lamentarsi di mali di stomaco e di dolori al fianco. Il 29, dopo aver bevuto un bicchiere di acqua di cicoria, grida e si accascia, il dolore al fianco è insostenibile. E' convinta di essere stata avvelenata, e questo contribuisce a far sì che i medici, già idioti per conto loro, assumano un atteggiamento rinunciatario che finisce di accecarli. Veleno probabilmente no (niente vomito, niente disturbi neurologici) ma rottura della colecisti e occlusione intestinale. Le somministrano quattro clisteri (che in casi come questo sono precisamente la cosa da evitare), ma lei è già passata su un altro piano. Confortata da Bossuet, spira il 30 giugno, alle due e mezzo del mattino.

L'autopsia, destinata a convincere Carlo II che la sorella è morta di morte naturale, si svolge a porte aperte. Fatto inaudito, Luigi visita la camera ardente. Fatto altrettanto inaudito, la regina assiste (in incognito) al funerale a Saint-Denis. Bossuet pronuncia la più famosa delle sue orazioni funebri. Monsieur non c'è.
Portrait of Henriette of England, Duchess of Orléans seated in a landscape from the studio of Sir Peter Lely (detailed oval portrait)

Edited by Liselotte von der Pfalz - 16/11/2014, 22:32
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 16/1/2013, 23:46     +1   -1




Mémoire di un chirurgo del Re d’Inghilterra che era presente all’apertura del corpo di Madame reale di Francia, sorella del Re d’Inghilterra.


Il 30 giugno, 1670, mi si disse al mattino che Madame era morta improvvisamente. Andai da Monsignor l’ambasciatore d’Inghilterra che mi ordinò di andare con un segretario a Saint-Cloud, dove era il corpo della defunta principessa e doveva essere aperto, per assistervi. Mi recai con il suddetto segretario e vi ritrovai i medici del Re di Francia e i suoi chirurghi, e in presenza di sua eccellenza, il conte Dalsbery (sic), del Sig. abate di Montagu e il sig. Hamilton, il corpo fu esposto su un tavolo. Desiderai vedere la schiena, dove non trovai nulla di straordinario. Fatta l'incisione per aprirlo e ve ne uscì un’esalazione fetida con un brutto odore; il ventre era aperto e vi si trovò l’omento tutto marcescente e in cancrena, gli intestini tendenti anche loro alla marcescenza e putrefazione, molto scoloriti, il fegato di un colore grigio-giallastro tutto bruciato, in modo che, toccandolo, cadeva dalle dita in briciole, senza alcuna parvenza di sangue, la cistifellea molto piena e diffusa di una bile molto forte nel colore che sembrava, attraverso il suo travaso, aver colorato le altri parti vicine, la milza di un colore giusto e di una grossezza naturale, il rene sinistro un po’ avvizzito e in brutte condizioni, ma buono nella sua sostanza, il destro in buone condizioni, tutta la capacità del basso ventre piena di una materia purulenta, putrida, giallastra, acquosa e grassa come l’olio; il ventricolo o stomaco esteriormente bello e in buone condizioni, ma internamente tutto ricoperto e tinto da una bile bruciata, fino all’altezza dell’esofago, che si pulisce facilmente con il dito, senza trovarvi alcuna escoriazione dall’orifizio in alto fino in basso che visitai molto accuratamente, solamente un piccolo foro nella parte intermedia e anteriore che era dovuta alla negligenza del chirurgo che l’aveva tagliata. Al che fui l’unico che feci istanza, ma avendolo ben visitato da vicino non vi trovai alcuna escoriazione né corrosione, né nerezza, né durezza, né macchiatura , né lesioni di alcuna altra parte. Per il resto buone le condizioni in tutta l’estensione del ventricolo. Il polmone aderente alle costole del lato sinistro, riempito di una materia schiumosa, il costato destro meglio ma non del tutto sano; il cuore grosso e rinchiuso nel liquido del pericardio molto sano e naturale, ma tutte le parti in generale molto esangui. Non si è affatto aperto la testa e le viscere; essendo stata trovata la causa della morte nel ventre, che è, da quel che si può giudicare un grandissimo travaso di bile.

RIFLESSIONI



La costituzione della principessa, calda, secca e biliosa, che si può notare dalla secchezza e aridità della pelle, la quale sarebbe stata gialla se la bile avesse potuto essudare attraverso i pori che erano secchi e aridi per il calore straordinario.
La brutta abitudine del corpo da molto tempo contratto, come sembra dal fegato e dal polmone.
Il viaggio, nel quale non ha affatto dormito.
Il viaggio in mare.
L’improvvisa gioia e allegria nel vedere suo fratello.
Il cambiamento di alimenti, di ordine e di aria durante il suo viaggio.
I grandi caldi, i movimenti di bile che non è stata evacuata dalla nausea usuale in viaggi sul mare, il bagno freddo fuori tempo.
Tutte queste cose insieme hanno contribuito a riscaldare la bile, il che è stato notato dal disgusto che aveva avuto delle carni.
Questa sostanza si è estesa nel ventricolo e pure in tutto il basso ventre che ha dato la tinta a tutte le altre parti e causato tanti dolori pungenti e acuti negli intestini e ipocondri , le qual cose hanno causato un fermento così caldo e così vaporosa che la natura, non potendo più sopportare questo calore estremo e secchezza, tutto d’un tratto ha fuso o liquefatto tutte le parti del corpo atte ad umettare e rinfrescare e soccorrere le parti afflitte ed è per questo che non si può inserire nulla a riscontro di queste osservazioni senza pregiudizio, non avendo trovato qualcosa che contraddica, se non un piccolo colpo di incisione allo stomaco che si è spiegato e la procedura negligente dell’operatore che ha fatto così male il suo dovere che ha voluto piuttosto nascondere agli assistenti la verità della causa della morte che chiarirla o smentirla.

Alexandre Boscher
Chirurgius Regius
(Ms. St-Germain, Paquet IV,N°2.)
 
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view post Posted on 22/1/2013, 06:57     +1   -1
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Quindi Minette sarebbe morta con la colecisti esplosa perché aveva viaggiato per mare e dormito poco. Dopo uno si chiede perché Molière li metteva alla berlina.
 
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Cartaphilus
view post Posted on 22/1/2013, 21:05     +1   -1




La descrizione per noi è bizzarra, ma il medico ha capito che la bile c'entrava. E' possibile che la ragazza avesse una calcolosi (occhio ai calcoli alla colecisti, ragazzi!). E quanto allo stress, quello c'era di sicuro.

Ho chiesto a mio padre cosa farebbero oggi in un caso del genere. Ha borbottato qualcosa tipo "forse mettendola a mollo negli antibiotici giusti..." alla svelta, prima che bruciasse ogni cosa.

A proposito di stress, un'altra cosa curiosa è che degli aborti di Minette due avvennero in concomitanza con brutte notizie relative all'Inghilterra (sconfitte navali, roba così).
 
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marquise de Créquy
view post Posted on 14/4/2014, 19:49     +1   -1






Un ritratto che non conoscevo di Arrighetta
 
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