La Cour Royale

Henri II de Bourbon-Condé, 3° Principe di Condé

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view post Posted on 26/12/2014, 16:53     +1   -1
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Martedì 1 settembre 1588 ha luogo a Saint-Jean-d’Angély, città nella provincia della Saintonge nel sud della Francia, un fatto singolare che ha i caratteri del racconto gotico: la nascita di un bambino postumo da una madre accusata di omicidio; parliamo di Henri II de Bourbon-Condé.


Nel periodo delle guerre di religione Saint-Jean-d’Angély era una roccaforte degli Ugonotti, e il lì che il 5 marzo dello stesso 1588 muore improvvisamente il capo dei protestanti: Henri I, secondo Principe di Condé, primo Principe del Sangue e cugino germano di quell’Enrico di Navarra che pochi mesi dopo salirà al trono di Francia come Re Enrico IV.


Sembra che sua moglie, Charlotte-Catherine de La Trémoille, non sia così estranea alla dipartita del marito, e si vocifera che Henri sia stato avvelenato perché lei aveva una relazione con un paggio. Di conseguenza è imprigionata e condannata a morte; la condanna non sarà mai eseguita, ma Charlotte partorirà in carcere. Notiamo che l’accusa di avvelenamento non sarà mai provata, per quanto lo stesso Enrico IV sospettasse la colpevolezza della cugina, ma i protestanti ritenevano lui il mandante dell’omicidio del loro capo.


Il piccolo Henri nascerà durante la prigionia della mamma, vagamente di lusso ma sempre prigionia, e sarà macchiato oltre che dal sospetto del misfatto della madre anche da quello d’illegittimità; sarà Enrico IV una volta asceso al trono a dichiarare la legittimità del piccolo Henri, e a farsi carico fin dal 1595 dell’educazione del cuginetto orfano, il quale essendo l’erede presuntivo della Corona, per lo meno fino alla nascita di un Delfino, sarà allevato al castello di Saint-Germain-en-Laye con dei saldi princìpi cattolici; il giovane Condé dimostra di avere delle doti intellettive non comuni, ma non bastano queste né il fatto di essere l’erede al trono perché Enrico IV faccia a meno di disprezzarlo; le cose non miglioreranno di certo quando farà sposare Henri de Condé con la figlia del Connestabile Henri de Montmorency, Charlotte Marguerite. C’è un motivo: il vecchio satiro reale ha visto la quattordicenne bellezza e se n’è invaghito immediatamente, e per averla più vicina, al fine di perseguire agevolmente i propri scopi, fa rompere il suo fidanzamento con il Maresciallo François de Bassompierre e le combina un matrimonio con un uomo che essendo tacciato di omosessualità non dovrebbe sollevare obiezioni. Calcolo sbagliato, Condé si ribella e porta la moglie lontano da Corte; il Re s’intestardisce, e Henri non trova nulla di meglio da fare che saltare in carrozza con Charlotte e riparare a Bruxelles, mettendo così la moglie sotto la protezione della Spagna; tuttavia lui deve continuare la fuga fino a Colonia perché gli Spagnoli, per timore di rivalse da parte della Francia, accolgono solamente la fuggitiva. Non sappiamo per certo se sia questa la causa della guerra che Enrico IV stava dichiarando alla Spagna, ma non lo possiamo nemmeno escludere; è però probabile che però sia stato un motivo in più. Condé agisce per amore? No di certo, solo un puntiglio d’onore; per parafrasare i contemporanei, tra i quali il pettegolissimo Tallemant de Réaux, Henri non ha dato che due giorni felici a sua moglie durante la propria vita: quello del matrimonio per via del rango che le garantì, e quello della morte per i grandi beni dei quali le lasciò l’usufrutto. Con l’omicidio di Enrico IV, 14 maggio 1610, tutto si calma e i Condé rientrano in Francia.


Henri sembra adesso devoto alla Corona, e viene nominato da Luigi XIII e Maria de’ Medici Viceré della Nuova Francia, oltre a ricevere discrete gratificazioni e ricompense, ma quando i soldi iniziano a mancare nel tesoro reale pensa bene di rivoltarsi contro il potere, ricordandosi fra l’altro che suo padre e suo nonno prima di lui sono stati i capi del partito protestante e che loro lo considerano come capo per una questione ereditaria; si appoggia a loro (salvo poi a diventarne l’acerrimo nemico in futuro un po’ per questione di Fede e un po’ di più perché imputa agli ugonotti di non essergli rimasti fedeli). A questo scopo si oppone alle nozze previste di Luigi XIII con l’Infanta Anna d’Austria, riuscendo ad ottenere -a mano armata- da Maria de’ Medici la sospensione delle nozze, la convocazione degli Stati Generali e delle corpose pensioni dalla Corona: negoziazione inutile politicamente, Luigi sposerà Anna comunque e sua sorella Elisabetta sposerà Filippo IV, fratello di Anna. La rivolta ricomincia, e nel 1616 Henri riesce a obbligare Maria ad accoglierlo come capo del Consiglio di Reggenza, dove persegue una politica opposta alla sua, e soprattutto a quella del suo favorito Concino Concini. L’opposizione gli vale un arresto in pieno Consiglio ordinato da Richelieu con successivo soggiorno dapprima alla Bastiglia, poi a Vincennes, dove chiede di essere raggiunto da sua moglie. Charlotte partorirà in prigionia due gemelli nati morti, e l’anno successivo una figlia che in futuro sarà una delle anime della Fronda: Anne Geneviève, poi duchessa de Longueville. La coppia sarà rimessa in libertà grazie all’intervento del favorito di Luigi XIII, Charles d’Albert duca de Luynes. La sua permanenza alla Bastiglia gli darà modo di scrivere diversi libelli contro il governo.


Di qui in poi il Condé si dimostra un fedele servitore della Corona, il che gli frutta diverse cariche e impieghi, tra cui l’essere Gran Maestro di Francia, Grand Veneur e Grand Louvetier e ricevere i governatorati di Berry, Bourbonnais e Borgogna; quando suo figlio Luigi, l’adorato figlio, quello che passerà alla storia col soprannome di Gran Condé, vincerà la battaglia di Rocroi nel 1643, la regina Anna renderà alla Principessa de Condé il castello di Chantilly, precedentemente confiscato alla famiglia di Charlotte in occasione dell’esecuzione del fratello di lei, Henri II de Montmorency, per delitto di lesa maestà.


L’essere malato di sifilide non impedisce al Nostro di sfornare numerosi figli con Charlotte:



  • Louis (1617);

  • Henri e Louis, gemelli nati morti nel 1618;

  • Anne Geneviève, duchessa de Longueville (1619-1679);

  • Louis II, il Gran Condé, dapprima titolato Duca d’Enghien poi Principe di Condé (1621-1686);

  • Armand, Principe de Conti, fondatore della linea dei Principi de Conti (1629-1666).

Henri II de Bourbon-Condé muore a Parigi il 26 dicembre del 1646, all’età di cinquantotto anni.



Edited by Liselotte von der Pfalz - 31/12/2015, 16:06
 
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view post Posted on 7/8/2020, 12:59     +1   -1

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Es muy interesante u publicacion
 
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