La Cour Royale

Maria Adelaide di Savoia, Duchessa di Borgogna, Delfina di Francia. Madre di Luigi XV

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view post Posted on 18/8/2013, 11:59     +1   -1
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Giovedì 6 dicembre 1685 nasce a Torino una bimba dal destino triste, nonostante sia stato dorato: figlia primogenita di Vittorio Amedeo II, Duca di Savoia, e di Anna Maria d’Orléans, a sua volta figlia di Filippo di Francia e di Enrichetta d’Inghilterra, nascendo rischia di costare la vita alla madre, al punto che questa ricevette il viatico per ogni buona evenienza. Anna Maria aveva circa sedici anni, era robusta e si riprese in fretta, tanto che diede al marito altri cinque figli. Maria Adelaide ebbe un’infanzia tranquilla; era legata alla sorella minore Maria Luisa (futura regina di Spagna) ma soprattutto lo era alla madre e alla nonna, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours.


Durante la Guerra della Lega di Asburgo (1688 - 1697) la Savoia concluse separatamente un trattato di pace con la Francia, che prevedeva che Vittorio Amedeo II sostenesse Luigi XIV nel corso della guerra, e come suggello della promessa Maria Adelaide avrebbe sposato il Duca di Borgogna, figlio maggiore di Luigi il Gran Delfino, figlio del Re Sole. Il trattato fu negoziato molto abilmente dal Maresciallo di Francia René de Froulay, conte di Tessé: da due anni cercava una soluzione assieme al conte di Gropello, ministro delle finanze di Vittorio Amedeo, per porre fine alla guerra in Italia. In sostanza, il nodo principale era costituito dalle fortezze di Pinerolo e Casale, sotto il controllo francese ma ai confini delle terre del Duca di Savoia. Fu decisa la distruzione di Casale e la cessione del suo territorio a Mantova, dopo un finto assedio da operetta per depistare gli altri membri della lega di Asburgo; Pinerolo, invece, fu restituita al Piemonte dopo l’abbattimento delle fortificazioni.


La principessa di Savoia sposa per procura a Torino, il 15 settembre 1696, e di persona al castello di Versailles il 7 dicembre 1697, Monsignor Luigi di Francia, Duca di Borgogna. La giovane età della coppia fa sì che la consumazione del matrimonio sia differita, e avverrà solamente il 22 ottobre 1699. Nel frattempo fu convenuto che Maria Adelaide non avrebbe portato da subito il titolo di Duchessa di Borgogna ma che sarebbe stata chiamata solo “La Principessa”; fu inoltre deciso che la principessa passasse tre giorni la settimana a Saint-Cyr, dove avrebbe perfezionato la sua educazione sotto la supervisione di m.me de Maintenon. Il regolamento stabilito dal Re che i due sposi adolescenti dovevano rispettare era abbastanza rigido: i due sposi avrebbero avuto camere separate, il Duca di Borgogna sarebbe autorizzato a vedere Maria Adelaide una volta ogni quindici giorni, mentre i suoi fratelli, Duca d’Anjou e Duca di Berry, l’avrebbero vista una volta al mese. Maria Adelaide avrebbe avuto il rango di Duchessa di Borgogna senza portarne il titolo, e avrebbe avuto il passo su tutte le principesse, compresa Madame; in più avrebbe mangiato da sola, servita dalla sua dama d’onore: Marguerite Louise De Béthune, duchessa du Lude; inoltre avrebbe visto le sue dame solo col permesso del Re. Vista la giovane età della principessa, era impensabile che potesse tenere corte com’è dovere delle dame della famiglia reale, ma si stabilì che ricevesse due volte la settimana all’ora della toilette per abituarla agli usi della Corte. La marchesa de Maintenon avrebbe controllato strettamente la sua vita quotidiana, le sue passeggiate e i suoi passatempo.


Maria Adelaide fu come uno squillo di tromba in una corte vecchia, grigia e morente, Luigi XIV la adorava e lei fece di tutto per entrare nelle sue grazie, ed essendo stata ben consigliata dalla madre, anche in quelle di m.me de Maintenon, che chiamava familiarmente “ma tante”. Riuscì a conquistare anche suo marito, e gli di supporto quando poté ma, mentre lui si rivelò innamoratissimo di lei, lei probabilmente non gli rendeva i sentimenti con la stessa intensità. Una volta avvenuta finalmente la consumazione del matrimonio, Maria Adelaide e Luigi ebbero tre figli, due dei quali morirono ancora bambini:
  1. N., Duca di Bretagna (castello di Versailles, 25 giugno 1704 - 13 aprile 1705);

  2. Luigi, Duca di Bretagna, poi Delfino di Francia (castello di Versailles, 8 gennaio 1707 - 8 marzo 1712);

  3. Luigi, dapprima Duca d’Anjou, poi Delfino alla morte del fratello, e S. M. Luigi XV alla morte del bisnonno Luigi XIV (castello di Versailles, 15 febbraio 1710 – 10 maggio 1774).

Ebbe inoltre due aborti, riportati dal marchse di Dangeau (suo cavaliere d’onore): uno il 7 maggio 1703 e il 23 aprile 1708.


Maria Adelaide divertiva il Re con la sua turbolenza infantile, e il suo carattere di adolescente alle volte sconfinava nella crudeltà (il marito si lamentò perché lei lo scimmiottava, prendendolo in giro perché era gobbo); ma la giovane si ritrovava a vivere in una famiglia divisa dall’odio nella quale lei, dal suo arrivo alla sua morte prematura fu il solo elemento che riuscisse a fare da legame, e in una Corte fatta d’intrighi e, per finire, in un paese in guerra col suo paese natale, giacché la Savoia aveva ancora una volta cambiato alleanze: di certo la vita della Duchessa di Borgogna a Corte non fu del tutto facile, anche se riuscì a fare ampiamente uso della sua influenza sul Re per far sì che i suoi nemici non potessero danneggiarla più di molto. Attorno al suocero si era creato un gruppo, noto come la cabale de Meudon (prende il nome dalla residenza del Gran Delfino), che tramava per ottenere o conservare potere, dignità e cariche una volta che il Re fosse morto, e che il Delfino fosse salito al trono. Nella cabala di Meudon primeggiavano le sorellastre del Delfino: Madame la Duchesse, Louise-Françoise de Bourbon, figlia di Luigi XIV e m.me de Montespan, e la Principessa de Conti, Marie Anne de Bourbon, figlia del Re e di m.me de La Vallière.

Le cose cambiarono ad aprile del 1711, quando il Delfino contrasse il vaiolo, e morì nel suo castello di Meudon il 14 aprile: il Duca e la Duchessa di Borgogna diventarono i nuovi Delfino e Delfina di Francia, segnando così la fine delle speranze della cricca di Meudon, mentre dava nuova vita alle manovre del partito devoto che si era raccolto attorno al Duca di Borgogna: il suo precettore Fénélon, e i duchi de Beauvillier (già governatore del Duca), di Chevreuse e di Saint-Simon (il noto memorialista, che per contro era anche amico intimo del Reggente); tuttavia, la fortuna della coppia non durò a lungo: dopo un breve soggiorno a Fontainebleau dopo la morte del Gran Delfino, la Corte rientrò a Versailles all’inizio dell’anno seguente, 1712. Nello stesso periodo la Duchessa ebbe degli attacchi di febbre che si rivelarono essere rosolia: la pratica medica usuale, consistente in salassi, emetici e clisteri probabilmente accelerò la sua morte, che la colse al castello di Versailles il 12 febbraio 1712. La morte di Maria Adelaide prostrò il Re e m.me de Maintenon; secondo Madame, Duchessa d’Orléans, la giovane fu l’unica persona che il Re avesse davvero amato. Il Re e la famiglia reale spostarono nel castello di Marly per sfuggire al contagio, ma fu inutile: il Duca di Borgogna aveva già contratto la rosolia, e morì a Marly il 18 febbraio 1712. Il loro figlio maggiore, Luigi, Duca di Bretagna, li seguirà poco dopo, morendo a Versailles l’8 marzo 1712, e probabilmente anche grazie all’accanimento dei medici che con le loro cure a base di salassi e clisteri lo debilitarono. Fu solo l’intervento tempestivo di Charlotte de La Mothe-Houdancourt, duchessa de Ventadour, governante dei Figli di Francia, che salvò l’ultimo dei bambini: si rinchiuse con lui nelle sue stanze, tenendogli lontani i dottori, e Luigi XV le fu sempre riconoscente e teneramente affezionato.

Maria Adelaide e suo marito sono sepolti assieme nella basilica di Saint-Denis, mentre il cuore di lei fu portato a Parigi, nella chiesa del Val-de-Grâce. Nel 1793 la chiesa fu profanata, ed il cuore della Duchessa, assieme ad altri, fu venduto a dei pittori perché la sostanza che si ricavava dai cuori imbalsamati, detta “mummia”, era molto ricercata perché dava una patina unica nel suo genere ai dipinti e si trattava di una sostanza preziosissima.

Edited by Liselotte von der Pfalz - 30/4/2018, 11:54
 
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view post Posted on 2/1/2016, 14:30     +1   -1
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Saint-Simon traccia un ritratto molto lusinghiero di Maria Adelaide di Savoia:

[…] Regolarmente brutta, le gote pendenti, la fronte troppo spinta in avanti, un naso che non dice nulla, delle grosse labbra sporgenti, dei capelli e delle sopracciglia castano scuro, molto en piantati, gli occhi più parlanti e più belli del mondo, pochi denti e tutti guasti, dei quali parlava e derideva per prima, il più bel colorito e la più bella pelle, un portamento del capo galante, grazioso, maestoso, e così per lo sguardo, il sorriso più espressivo, la corporatura lunga, rotonda, minuta, leggera, perfettamente tagliata, un incedere da dèa sulle nubi; piaceva estremamente: le grazie nascono da sole da ogni suo passo, da tutte le sue maniere e da tutti i suoi discorsi più comuni. Un’aria semplice e naturale sempre, sovente ingenua, ma con molto spirito, incantava, con questa facilità che era in lei, fino a comunicarla a tutto ciò che l’avvicinava […]

Edited by Liselotte von der Pfalz - 17/1/2016, 12:18
 
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view post Posted on 2/1/2016, 15:28     +1   -1
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Liselotte è meno buona, è curioso confrontare il ritratto fatto che ne fa l’indomani dell’arrivo di Maria Adelaide a Versailles con quello del piccolo duca:

[…] 8 novembre 1696 […]


[…] Non è precisamente molto grande per la sua età, ma ha una bella corporatura fine come una vera bambolina, dei bei capelli biondi in abbondanza, degli occhi neri, delle ciglia e sopracciglia molto lunghe e molto belle, la pelle molto fine, ma non molto bianca, un naso piccolo che non è né bello né brutto, una grande bocca e delle grosse labbra, in una parola ha il mento e le labbra austriaci. Cammina bene, ha una bella figura, della grazia in quello che fa, è molto seria per una bambina della sua età, e terribilmente politica. Fa poco caso di suo suocero, e ci guarda appena, mio figlio ed io; ma appena scorge m.me de Maintenon, le sorride e va a gettarsi nelle sue braccia. Fa altrettanto appena vede la Principessa di Conti. Vedete da questo quanto sia già politica. Quelli che le parlano dicono che ha molto spirito. Ha il rango di Duchessa di Borgogna, ma la si chiama semplicemente la principessa. Non magia col Re, si fa servire da sola. Tutti adesso tornano bambini; la principessa d’Harcourt e m.me de Pontchartrain hanno giocato l’altro giorno a moscacieca con la principessa e M. il Delfino; Monsieur, la Principessa di Conti, il Principe di Conti, m.me de Ventadour, le mie due altre dame ed io, ci abbiamo giocato ieri (come trovate questa compagnia?). Per dire la verità, devo dire che non mi dispiaceva muovermi un po’ e fare un po’ di baccano […] ”

Edited by Liselotte von der Pfalz - 17/1/2016, 12:17
 
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