La Cour Royale

Marthe-Marguerite Le Valois de Villette de Murçay, marquise de Caylus

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/4/2013, 10:32     +1   -1
Avatar

Partecipante

Group:
Administrator
Posts:
240
Reputation:
0
Location:
Bardolino (VR)

Status:


Marthe-Marguerite Le Valois de Villette de Murçay (1672-1729), bellezza del Poitou che brillava alla corte del Re Sole, arrivò a Versailles in virtù dei maneggi di una ben sua più famosa ed intrigante parente: la marchesa di Maintenon, cugina germana di suo padre.

La bigotta ed oscura Maintenon doveva in tutti i modi far dimenticare di essere la nipote di uno degli esponenti più famosi degli Ugonotti, Teodoro Agrippa d’Aubigné, poeta e scrittore che fu favorito di Enrico IV finché questi non si convertì: la ex madame Scarron aveva trovato il modo di dominare lo spirito del re con le sue ubbie religiose, ed aveva buon gioco visto che Luigi XIV era profondamente ignorante in materia (non aveva mai letto una sola pagina della Bibbia, per esempio) e si fidava in pieno del suo confessore e della marchesa senza mai darsi la pena di poter confutare o mettere in dubbio le loro parole; è chiaro da buona calcolatrice sapeva bene che essere collegata agli ugonotti, o peggio avere dei parenti protestanti per lei era non solo inaccettabile, ma politicamente pericoloso. E quindi che cosa c’era di meglio che rapire i figli di suo cugino Philippe de Villette per farli educare da bravi cattolici (oltre che fedeli a lei)? Questa idea del rapimento fece anche fortuna: dopo la revoca dell’Editto di Nantes -cui lei stessa sembra abbia spinto Luigi- furono moltissimi i bambini strappati misericordiosamente alle loro famiglie cosiddette eretiche per essere allevati nella giusta fede, e questo fu solo uno degli orrori cui si arrivò dopo la revoca.

M.me de Maintenon chiese al marchese di Seignelay (il segretario di stato della marina) di far imbarcare Murçay, riuscì a farne convertire il figlio e grazie all’aiuto di una parente comune mademoiselle de Murçay venne rapita nel 1680, circa ad otto anni; la cosa allarmò molto il padre ma non la madre -cattolica- che la stessa Caylus nei suoi scritti dice essere all’oscuro di quel che si tramava, ma che tutto sommato era anche rincuorata nel vedere i figli in buone mani. La piccola Marthe era abbastanza spaventata, ma si riprese subito: nei suoi Souvenirs ci racconta di aver pianto copiosamente, ma che la paura le passò il giorno dopo, vedendo la messa del re che le piacque molto, e acconsentì a farsi cattolica a patto che ve la facessero assistere tutti i giorni e non la picchiassero.

La giovane Villette fa una buona impressione a corte, l’abate Choisy la descrive come una sorta di meraviglia e precisa che era impossibile annoiarsi con lei vicino; e il sempiterno Saint-Simon, che di solito ha sempre una buonissima parola cattiva per tutti, la descrive bellissima e seducente; purtroppo la sua allegria la fa sembrare civetta, e la Maintenon la bastona, mentre la sua arguzia la rende antipatica a Luigi XIV che non vedeva di buon occhio le donne intelligenti. Diversi partiti molto appetibili iniziano a chiedere alla marchesa la mano della cuginetta, chiaramente con una robusta dose di interesse oltre a quello che può suscitare la ragazza, ma la Maintenon recalcitra, rifiuta nomi illustri come quello del futuro maresciallo de Bouffleurs e la sposa ad un certo J. Anne de Tubières, conte -poi marchese- de Caylus; perché costui? Semplice, perché era una nullità sempre persa nei fumi dell’alcool che non avrebbe certo assillato la moglie del re per avere dei favori o ne avrebbe intralciato i disegni di potere; il neo marito verrà spedito in un reggimento di frontiera, con suo grande sollievo perché così poteva passare le giornate ubriaco, ci dice Choisy; tuttavia la strana coppia darà al mondo un figlio abbastanza noto: Anne-Claude-Philippe, comte de Caylus, che si illustrerà come archeologo, incisore, letterato ed avrà amici come Watteau e l’abate Barthélemy.

I rapporti tra zia (in Francia c’è l’uso di chiamare zii “à la mode de Bretagne” i cugini dei genitori) e nipote erano sempre un po’ tesi, perché la Caylus si dimostrava troppo spumeggiante e non seguiva la strada della dissimulazione e i modi da basso profilo della Maintenon: Racine la volle nel ruolo di Esther alla prima rappresentazione della sua tragedia a Saint-Cyr… stando ai contemporanei il suo successo fu così grande da eclissare le attrici professioniste. Questa sua abilità teatrale la portava anche a rifare il verso alle persone, e in questo aveva manforte da Madame la Duchesse, figlia bastarda del re e di madame de Montespan, cui si legò molto: le costerà il primo allontanamento dalla corte perché Luigi XIV temeva che lo prendesse in giro; fu allontanata anche una seconda volta perché aveva una relazione con il figlio del maresciallo de Villeroy, relazione felice che a dispetto di tutto e tutti durerà tutta la loro vita; la Caylus fu ben contenta di lasciare Versailles e si mise a far la dama salottiera a Parigi ma, dopo un po’ di tempo volle tornare a corte; il secondo esilio durò tredici anni. Per tornare decise di agire pesantemente sulla Maintenon, ed escogitò di mettersi in mano ad un prete che la fece diventare devota, ma che era avverso alla corte in quanto giansenista… le fecero lasciare il confessore padre de La Tour per uno più politicamente accettabile, e da devotissima che era tornò ad essere un’allegra miscredente, nel 1707 rientrò a corte e riprese la sua storia con Villeroy, ma questa volta Luigi XIV e la Maintenon fecero finta di nulla, preferendola volage piuttosto che giansenista.

Non avendo più un salotto per distrarsi madame de Caylus si dà all’intrigo e alla raccomandazione di concerto con la Maintenon, anzi muovendo e avanzando persone tramite l’adulazione –spesso spudorata- della vecchia parente. Ma se chiede un reggimento per il figlio che le viene accordato impara che non è saggio né chiedere per sé, e scopre che è addirittura deleterio saltare a piè pari la marchesa e rivolgersi direttamente a chi di dovere: in occasione del matrimonio del duca de Berry domandò direttamente al Gran Delfino la carica di dame d’atour della nuova duchessa de Berry: la furia della vegliarda fu senza limiti, come ci racconta Saint-Simon: “Madame de Maintenon era fuori di sé per l’espediente della nipote, che invece di parlare con lei aveva pensato di potercela fare con una raccomandazione di tale portata in un caso simile; e nell’ira si era lasciata sfuggire che se lei avesse voluto che madame de Caylus avesse il posto aveva abbastanza credito da poterci riuscire senza di lui, ma si sarebbe ben guardata da darle alcuna carica dopo la vita che aveva fatto, per non essere derisa perché metteva una nipote accanto ad una principessa giovane per addestrarla a fare quello che lei aveva fatto e che le era costato l’allontanamento dalla corte […]. Madame de Caylus lo venne a sapere, visto che non era stato detto con altro scopo, e ne fece una malattia”.

L’episodio si presta a diverse considerazioni: primo, Saint-Simon era giusto un briciolo di parte visto che odiava a morte la Maintenon; secondo: tutto bene per lui in quanto la carica di dame d’atour della Berry venne data a madame de Saint-Simon; terzo: la ex madame Scarron non aveva molto da rimproverare alla Caylus, visto il genere di vita che aveva fatto in passato; quarto: vien da pensare che il Delfino contasse a corte meno del due di picche. Quinto: noi posteri sappiamo bene che personaggio diventerà la Berry, facendo tutto da sola: casomai ci sarebbe stato il rischio che fosse lei che a traviare la Caylus, non il contario… ma torniamo a bomba.
Da quel momento la Caylus diventa più prudente con le raccomandazioni, più diplomatica, e anche più umile con la vecchia, che tutto sommato perdona alla nipote e la cerca tutti i giorni per compagnia, chiedendole cose di piccolo conto come delle stoffe per sé e le sue ragazze di Saint-Cyr. Le cose si spingono a tal punto che la Caylus riesce ad avere il suo piccolo giro di ministri ed alti papaveri che la vanno a trovare quotidianamente, mentre lei continua imperterrita la sua storia con Villeroy e nel frattempo scherza sul suo passato di devota e su tutto, compreso il fatto d’essere diventata una specie di replica della Maintenon; ma dopo qualche tempo si stanca di nuovo della vita di corte, e se ne va ad abitare al Luxembourg, in una specie di sogno bucolico o, mutatis mutandis, di Hameau ante litteram: giardino, galline per perfino una vacca (col benestare della duchessa de Berry, padrona di casa). Tutto bellissimo finché… il Re Sole muore, inizia la Reggenza e la regina ombra si esilia a Saint-Cyr. La Caylus le scrive sempre, viziandola quasi, cercando di tirarla su di morale e di farla sentire ancora importante, dimostrando così di non avere rancori verso la vecchia cugina che nel complesso non l’ha certo trattata molto bene

Madame de Caylus muore a Parigi il 15 aprile 1729, all’età di 56 anni.

Madame de Caylus ci dice di non aver voluto scrivere dei mémoires perché troppo impegnativi, e di aver scelto dei semplici Souvenirs. Si, sarà anche vero ma sta di fatto che mentre suo figlio riporta che lei gli raccontava delle cose atroci sulla corte, tra avvelenamenti della famiglia reale e episodi analoghi, nei Souvenirs lei solo racconta il frivolo, l’aneddoto simpatico, la gaiezza, il pettegolezzo, e lo fa in maniera talmente spontanea che alle volte racconta due volte lo stesso episodio.
Leggendo i Souvenirs ci si accorge che sono tutt’altro che il guazzabuglio di ricordi di una signora bene, però: la Caylus è una vera donna di lettere, che usa uno stile commisurato alla sua educazione, e anche alla sua posizione, un modo di scrivere suo personale che si pone a metà tra lo stile aulico e pomposo di un estremo del ‘700 e la tanto decantata arte della conversazione che imponeva di trattare seriamente gli argomenti fatui e seriamente le cose da nulla. La Caylus conosceva bene l’arte del conversare, che aveva affinato nei suoi esili parigini, ed il suo spirito è diverso da quello propagandistico e lecchino dei contemporanei: i suoi Souvenirs hanno quel che di amaro e disincantato -per quanto incensino abbastanza il re- che li avvicina molto alla penna al vetriolo di Saint-Simon ma senza averne la causticità e soprattutto senza avere la funzione di autoglorificazione di molti mémoires dell’epoca, ad esempio quelli del Cardinal de Retz, in cui li si attribuisce sempre la parte dell’eroe a dispetto della realtà dei fatti, o quelli della Grande Mademoiselle che, per quanto veritieri e molti intimistici, sono pervasi da un alone di grandeur borbonica.
Fu Voltaire a far pubblicare per la prima volta i Souvenirs de madame de Caylus, li adorava e dice testualmente “che tutto quello che c’è scritto è vero”.



Edited by Liselotte von der Pfalz - 1/1/2016, 01:09
 
Top
view post Posted on 9/5/2013, 17:28     +1   -1
Avatar

Partecipante

Group:
Administrator
Posts:
240
Reputation:
0
Location:
Bardolino (VR)

Status:


Riporto qui un intervento che Cartaphilus ha fatto altrove:


L'equivalente secentesco di un post:

Mme de Caylus:
- Pour cette fois le ballot est arrivé. Le Roi est au conseil, profitez de votre solitude, nous irons l'interrompre dès qu'il nous sera permis.

Mme de Dangeau:
- M. Ducasse qui se porte bien avec ses lingots, nous ouvrira les portes à ce que j'espère.

Mme de Caylus:
- Le ballot est chez vous, à la ville, pesant quarante livres. J'ai rendu justice à la perdrix, c'est-à-dire au parc de Versailles, mais M. de Torcy n'y était plus. Nous allons lui écrire.

Mme de Dangeau:
- On le mettra dans les articles de la paix; là, là!... vous voilà interrompue dans votre solitude et c'est tout ce que je veux.

Mme de Maintenon:
- Je suis plus qu'interrompue, je suis inquiète. Pourquoi un conseil? Serait-il arrivé des nouvelles? Je ne puis croire qu'elles fussent mauvaises, vous voyant de si bonne humeur.

Mme de Dangeau:
- On n'a pas pu achever ce conseil. Il n'y a rien de mauvais. Il me semble que vous devriez savoir que M. Ducasse est en sûreté; il est à la Martinique et on le compte près de l'Espagne.

Mme de Caylus:
- Écrivez encore quelque chose ou tout au moins renvoyez ces quatre belles lignes pour que nous ne les perdions pas, quelque honte qu'elles nous fassent.

(Billet en forme de dialogue entre Mmes de Caylus, de Dangeau et de Maintenon, da L'estime et la tendresse : correspondances intimes réunies et présentées par Pierre-E. Leroy et Marcel Loyau, Paris, Albin Michel, 1998)

L'estime et la tendresse : Correspondances intimes réunies et présentées par Pierre-E. Leroy et Marcel Loyau

 
Top
view post Posted on 16/5/2013, 16:12     +1   -1
Avatar

Partecipante

Group:
Administrator
Posts:
240
Reputation:
0
Location:
Bardolino (VR)

Status:


Biglietto in forma di dialogo tra M.mes de Maintenon, de Dangeau e de Caylus


Mme de Caylus:
- Per stavolta il pacchetto è arrivato. Il Re è in consiglio, approfittate della vostra solitudine, l’interromperemo non appena ci sarà permesso.

Mme de Dangeau:
- Spero che M. Ducasse, che sta bene coi suoi lingotti, ci aprirà la porta.

Mme de Caylus:
- Il pacchetto è da voi, in città, pesa quaranta libbre. Ho reso onore alla pernice, ossia al parco di Versailles, ma M. de Torcy non c’era più. Gli scriveremo.

Mme de Dangeau:
- Lo metteremo negli articoli della pace; là, là!... eccovi interrotta nella vostra solitudine, ed è tutto quello che voglio.

Mme de Maintenon:
- Sono più che interrotta, sono inquieta. Perché un consiglio? Che siano arrivate delle notizie? Non posso credere che siano cattive, vedendovi così di buon umore.

Mme de Dangeau:
- Non è stato possibile terminare il consiglio. Non c’è nulla di cattivo. Mi sembra che vogliate sapere che M. Ducasse sia al sicuro; è in Martinica, e lo si pensa vicino alla Spagna.

Mme de Caylus:
- Scrivete ancora qualcosa o almeno rispedite queste quattro belle righe affinché non le perdiamo, qualsiasi vergogna possano darci.
 
Top
view post Posted on 8/12/2013, 11:41     +1   -1
Avatar

Partecipante

Group:
Administrator
Posts:
240
Reputation:
0
Location:
Bardolino (VR)

Status:


E per la gioia dei più buoni, ecco la trascrizione del contratto di matrimonio di m.me de Caylus:

http://it.geneanet.org/archives/registres/view/?idcollection=18178&page=7

Edited by Liselotte von der Pfalz - 8/12/2013, 20:53
 
Top
marquise de Créquy
view post Posted on 5/1/2014, 22:03     +1   -1




La nipote della Maintenon ha alloggiato dal 1688 al 1696 in un appartamento negli attici sopra gli appartamenti della Regina:



Nel 1708 Mme de Caylus ricevette un appartamento non identificato presso Madame; dal 1714 al 1729 alloggia invece al Luxembourg.
 
Top
4 replies since 3/4/2013, 10:32   190 views
  Share