La Cour Royale

Marie-Louise-Élisabeth d'Orléans, Duchessa de Berry

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view post Posted on 4/4/2013, 22:47     +1   -1
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Marie-Louise-Élisabeth è figlia di Philippe II d’Orléans, reggente di Francia e di Françoise-Marie de Bourbon, ex seconda mademoiselle de Blois, figlia bastarda di Luigi XIV e di Françoise-Athénaïs de Rochechouart-Mortemart, marchesa di Montespan.

Marie-Louise nasce a Versailles il 20 agosto 1695, e viene dapprima chiamata Mademoiselle de Chartres, poi Mademoiselle; tenuta a battesimo il 29 luglio 1696 dal re di Francia e dalla regina d’Inghilterra; morta il 21 luglio 1719 al castello de La Muette e sepolta nella necropoli reale di Saint-Denis; sposa al castello di Versailles il 6 luglio 1710 suo cugino, S.A.R. Mgr Charles, figlio di Francia, titolato Duca di Berry, Duca di Alençon e d’Angoulême, Conte di Ponthieu, figlio di Luigi il Gran Delfino e di Maria Anna Cristina di Baviera; rimarrà vedova -e molto, molto allegra- nel 1714.

Fin da subito fu la figlia preferita del Reggente, al punto che il loro legame era così stretto da far gridare all’incesto l’opinione pubblica: in realtà spesso la duchessa procurava delle donnine al padre, ma Philippe non era tipo da indulgere in pensieri o situazioni così scabrose, nonostante fosse un libertino della peggiore specie, crapulone e gaudente; per contro la duchessa odiava a morte sua madre perché era una bastarda, e non perdeva occasione per giocarle qualche brutto tiro, in questo alle volte coadiuvata dalla debolezza del reggente nei suoi confronti. Saint-Simon e gli altri contemporanei sono prodighi al riguardo: così il nostro duca ducomane ci dipinge una Duchessa de Berry umiliare la madre pubblicamente tuonando contro i domestici che hanno osato aprire entrambi i battenti della porta un giorno in cui la duchessa d’Orléans va a trovare la figlia, mentre dovevano aprirne solo uno perché lei -la Berry- è una Figlia di Francia mentre la madre è soltanto Nipote di Francia.

La duchessa d’Orléans è demoniacamente fiera ed orgogliosa tanto da meritare il soprannome di Madame Lucifer, e talmente piena del suo essere figlia del re da sentirsi “Figlia di Francia perfino sulla seggetta”, come dice Saint-Simon; con un carattere simile mal si rassegna all’idea che i suoi figli, ingrati o meno, siano solo dei principi del sangue e cerca di convincere Luigi XIV a creare per loro un nuovo rango intermedio, quello di bisnipote di Francia: la pretesa è ridicola e il re non la considera; a questo punto la duchessa d’Orléans inizia a progettare dei matrimoni vantaggiosi per i figli e per lei, ed intriga con la Duchessa di Borgogna per far sposare il Duca de Berry, fratello minore del Duca di Borgogna e terzo in linea di successione al trono, con la sua primogenita Marie-Louise: il matrimonio ha luogo il 6 luglio 1710 a Versailles. L’unione non darà eredi alla corona, nasceranno solo tre figli che moriranno in culla:

  1. una bimba nata morta, per giunta prematura, il 21 luglio 1711,

  2. Charles di Berry, duca d’Alençon, nato il 26 marzo 1713 e morto il 16 aprile 1713,

  3. Marie-Louise-Élisabeth di Berry, nata 16 giugno 1714 e morta il giorno seguente.

Sembra che inoltre il Duca de Berry avesse avuto una figlia naturale da una delle cameriere della moglie, e secondo la corrispondenza della Palatina la Duchessa de Berry si prese cura della donna e della bambina dopo la morte del marito.
Nel periodo tragico della famiglia reale morirono in rapida successione Luigi il Gran Delfino, suo figlio il Duca di Borgogna e la moglie (l’opinione pubblica sospettava il futuro reggente di averli avvelenati), e Luigi XIV disse al Duca de Berry la frase: “Non ho che voi”… era vero, tra la corona e Berry c’era solo suo nipote il Duca d’Anjou, bimbo malaticcio di due anni che la sua governante, la duchessa de Ventadour, salvò compiendo un’azione di forza sequestrandolo ai medici che lo avevano in cura. La duchessa d’Orléans già vedeva sua figlia regina di Francia, e lei stessa accarezzava molto volentieri l’idea… ma purtroppo il Duca di Berry morì il 4 maggio 1714 in seguito ad una caduta da cavallo.

Una volta vedova, già libertina e debosciata di suo, la Duchessa di Berry non ebbe più limiti: forte bevitrice e spesso ubriaca, bulimica, dotata di un appetito poderoso in fatto di maschi se non addirittura ninfomane, è spesso portata ad esempio come la figura tipica della Reggenza: noi la conosciamo attraverso i racconti di due cronisti impietosi e sovente malevoli che la seguivano da punti d’osservazione privilegiati: uno è Saint-Simon, la cui moglie era dama d’onore della Berry e l’altra è la Duchessa vedova d’Orléans, l’implacabile Liselotte von der Pfalz, orripilata nonna paterna della Berry.

Ci vengono descritte anche delle gravidanze clandestine, ad opera probabilmente di un certo Armand Auguste d’Aydie, conte di Rions, che sposò in segreto nel 1716, matrimonio che era sul punto di rendere pubblico quando morì; stava per farlo “…malgrado Madame, e M. e M.me la duchessa d’Orléans” (Saint-Simon dixit). Rions era nipote del duca di Lauzun, il vecchio favorito di Luigi XIV e probabile marito morganatico della Grande Mademoiselle. La Duchessa de Berry fa ricorso ad un vecchio trucco di sua nonna, madame de Montespan, per dissimulare le gravidanze: abiti ampi che possano camuffare l’ingrossarsi del corpo, e molti contemporanei sostengono che non fosse in realtà grassa ma solo incinta. Al momento del parto si ritira nel suo palazzo del Luxembourg: una volta -non certa- nel 1716, un’altra nel 1718 e l’ultima nell’aprile del 1719, che le sarà fatale.
Marie-Louise morirà il 21 luglio, senza aver ricevuto i sacramenti perché il curato di Saint-Sulpice rifiuta di dare l’estrema unzione ad una donna di quella reputazione; suo padre fu il solo ad essere toccato, e fu dispiaciuto e sollevato assieme: per quanto fosse la sua figlia prediletta stava diventando un problema troppo grande per essere gestito a dovere, e lui doveva già occuparsi dei ben più pressanti problemi della Francia.

L’autopsia riserva delle sorprese: Madame dice che “ […] aveva un’ulcera allo stomaco, un’altra all’ano, la milza era marcia e non era altro che una pappa, la testa era piena d’acqua ed il cervello era ridotto della metà […]”; si parla anche di un ascesso al rene sinistro che aveva preso anche milza e fegato e… era di nuovo incinta, in base a quanto raccontò madame de Saint-Simon al marito; in qualità di dama d’onore della Duchessa de Berry era presente all’autopsia, di certo non si mise a guardare nel corpo della duchessa come una novella aruspice ma sentì benissimo ciò che i medici dicevano accanto a lei.



Edited by Liselotte von der Pfalz - 1/1/2016, 01:08
 
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view post Posted on 6/1/2014, 12:07     +1   -1
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Da: Souvenirs de la Marquise de Créquy

“[...] Tutto considerato, credo che la Duchessa de Berry fosse ancora meglio delle sue sorelle, la Regina di Spagna e la Duchessa di Modena. La badessa di Chelles era un’altra matta che era stato necessario piazzare dietro una grata.
Il loro amabile fratello il Duca di Chartres era l’uomo più insipido e taccagno del mondo, tutto assieme, visto che aveva trovato il modo di riunire queste due qualità disparate. Aveva iniziato facendo il bigotto per spirito di contraddizione; voleva dire le sue orazioni solo in ebraico, digiunava e mangiava di magro nei giorni di Pasqua, e quando andava a far delle prediche alla Duchessa de Berry, sua sorella, non mancava di schiaffeggiarla, cosa che divertiva molto il loro padre. Non si era mai visto nulla di simile a questa famiglia d’Orléans, ma non vi dirò nemmeno la metà del male che se ne diceva in giro
[…]”
 
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view post Posted on 31/12/2015, 17:51     +1   -1
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Due estratti di lettere di Liselotte alla sorellastra Louise:

“[…] Tutti i suoi sembrano essersi consolati facilmente della sua morte. Anche io, mia cara Louise, mene consolo, e per questo ho diverse ragioni: ho saputo alla sua morte molte cose impossibili da scrivere […]” (27 agosto 1719)


“[…] È meglio non parlare più della povera Duchessa de Berry. Volesse Dio che avessi meno motivi di consolarmi della sua morte! È peggio di ogni cosa che potreste immaginare […]” (7 settembre 1719)
 
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view post Posted on 2/1/2016, 12:05     +1   -1
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Sempre il nostro Saint-Simon:

“[…] Madame la Duchesse de Berry ha fatto tanto rumore nello spazio della sua breve vita che, per quanto la materia sia triste, è curiosa e merita che ci si soffermi un po’. Nata con uno spirito superiore e, quando voleva, altrettanto piacevole e amabile, e una figura imponente e che attirava gli occhi con piacere, ma che sulla fine la troppa rotondità guastò un poco, parlava con una grazia singolare, un’eloquenza naturale che le era propria, e che scorreva con facilità, infine con un’esattezza di espressione che sorprendeva e incantava. Che cosa non avrebbe fatto di questi talenti se i vizi del cuore, dello spirito e dell’anima, e il temperamento più violento non avessero mutato tante belle cose nel veleno più pericoloso! L’orgoglio più smisurato e la falsità continua, lei li prese come virtù, delle quali si piccò sempre, e l’irreligiosità, con la quale credeva di ornare il suo spirito, furono il culmine di tutto il resto […]”
 
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